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Al Museo Civico “Castello Ursino” di Catania dal 21 novembre 2022 al 21 maggio 2023 va in scena la mostra di Ettore Sottsass Catania Mia!, a cura di Barbara Radice con Iskra Grisogono e la direzione artistica di Christoph Radl.

111 fotografie, in bianco e nero e colore, quasi tutte inedite, realizzate a Catania negli anni novanta, raccontano Ettore Sottsass fotografo, uno degli aspetti ancora meno conosciuti e indagati del grande architetto e designer italiano. Catania è stata una città per la quale Sottsass ha sempre nutrito interesse e affetto.

Ettore Sottsass (Innsbruck, 1917-Milano, 2007) potrebbe essere definito un “fotoreporter della vita”. Ha cominciato a fare foto quando era ragazzo e da allora non ha più smesso. “Ero orribilmente curioso”, ha dichiarato lui stesso. Fotografare era un modo di “fermare” la vita oltre che un mezzo per documentarla.

L’esposizione è promossa e prodotta dalla Fondazione Oelle Mediterraneo Antico ETS in collaborazione con lo Studio Ettore Sottsass e in co-organizzazione con il Comune di Catania. Tra le collaborazioni, si segnalano anche il Fondo Sottsass del Centre George Pompidou di Parigi e la Bibliothèque Kandinsky per le alte definizioni dei negativi che custodiscono.

Arricchisce il percorso espositivo la proiezione dei documentari Ettore Sottass, Design Interviews (realizzato in esclusiva dal Museo Alessi per la regia di Anna Pitscheider) e Il treno di Sottsass (realizzato da 3D Produzioni per la regia di Valeria Parisi).

La mostra è accompagnata da un catalogo nelle edizioni in lingua italiana e inglese, inserito nella collana “Appunti di viaggio” della Fondazione Oelle, con testi di Ornella Laneri, Carmelo Nicosia, Barbara Radice, Daniela Corsaro, Christoph Radl.

Il 18 settembre 1981 Ettore Sottsass illuminava – ignaro – la mia strada: una giovanissima me veniva “travolta” dal visionario collettivo di Memphis, guidato da uno dei maestri del design internazionale. In una Milano euforica e creativa dove tutto era possibile io, invisibile  ai grandi che davano inizio a una nuova rivoluzione del pensiero, assorbivo, consapevole del cambiamento. Oggi, poter accogliere le memorie catanesi di Ettore Sottsass nei suoi scatti sinceri è il raggiungimento di un sogno sopito, ma mai abbandonato. “Catania Mia!” raccoglie attimi che Sottsass portava con sé ogni volta che lasciava amici e terre che amava profondamente: fotografie di famiglia, immagini volutamente disordinate che rimandano alla luce contenuta nei suoi viaggi e al ritmo naturale del quale i nostri luoghi sono intrisi. Sottsass ha già “sfiorato” la nostra città nel 1998 con Frammenti, una mostra visionaria di oggetti e progetti ospitata nella splendida biblioteca Ursino Recupero. Oggi “Catania Mia!” è un altro tassello che permetterà  ai visitatori – siano essi viaggiatori o concittadini – di avere un diverso punto di vista, un’angolazione altra della città in  uno sguardo innamorato ma allo stesso tempo lucido  come quello di Sottsass. La mia gratitudine per la visione e la fiducia a Barbara Radice, giornalista e compagna del Maestro fino al suo ultimo giorno, che di questi viaggi è stata co-protagonista”, ha affermato Ornella Laneri, Presidente di Fondazione Oelle Mediterraneo Antico ETS.

Da Catania e di Catania molte cose abbiamo imparato e di molte abbiamo nostalgia e forse proprio per poter sempre tornare Ettore ha continuato a fare foto, per aggiustare, precisare, assicurare aperture e limiti. Molte cose, d’altra parte, restano e forse resteranno sempre ignote o sconosciute. Sarebbe contento Ettore – così tutti ci auguriamo – di questa mostra allo stupendo Museo Civico Castello Ursino. Voglio pensare dunque sia bene accolta anche dai suoi felici abitanti tutti, dall’Etna al mare, da Palazzo Biscari al Tondicello della Playa. Questa è una mostra anche di affetto“, ha scritto in catalogo Barbara Radice, giornalista e compagna di vita di Ettore Sottsass, co-curatrice della mostra.

Non conosco Catania, anzi oggi dovrei dire non conoscevo Catania perché lavorando al concept espositivo di questa mostra l’ho scoperta  attraverso le foto di Ettore Sottsass. Le sue foto a un primo colpo d’occhio sembrano abbastanza casuali senza grande attenzione all’inquadratura, spesso un po’ storte perché scattate senza treppiede e di una varietà quasi infinita di soggetti. Grandi palazzi antichi e vicoli sporchi, dettagli barocchi di eccezionale manifattura e oggetti di vario genere abbandonati per strada, interni di case nobili e case diroccate, crollate, incontri con amici della Catania bene e venditori nei mercati popolari, giardini opulenti e paesaggi periferici deserti. Quando comincio a guardare le foto con più attenzione scopro man mano che non c’è niente di casuale, ogni immagine ha una precisa ragione per essere stata scattata. Prendo come esempio un ritratto di un uomo seduto, davanti al suo negozio, su una sedia che appoggia i piedi su un’altra sedia posta davanti a lui. Fin qui niente di eccezionale penso, forse gli piaceva l’espressione un po’ divertita e nello stesso tempo un po’ imbarazzata dell’uomo che guarda nell’obiettivo, ma poi l’occhio cade sulla sedia che serve d’appoggio per il piede e scopro che lì manca la seduta. Insomma una sedia inutile“, ha dichiarato Christoph Radl, direttore artistico della mostra.

Molti esseri umani nel corso della loro esistenza cognitiva, eleggono dei luoghi quali dimore dell’anima; territori privilegiati ove corpo e mente si allineano e la sensazione è quella di essere a casa, una casa primordiale e archetipica ove ci si riconosce in qualcosa che sfugge alla ragione. Una specie di Malia isolana che avvolge i sensi, muta il tempo, e rende possibile una visione altra, parallela, uno sguardo utopico e libero che ha da sempre caratterizzato il lavoro di Sottsass. Ogni territorio ha un sud di riferimento e ogni sud è il nord di un’altra porzione territoriale e culturale, ma per Sottsass credo che la Sicilia, isola tra le isole del Mediterraneo, fosse appunto una Malia, di segni e di luce, di forme e di vecchie consuetudini visive pregne di retorica, fatte per essere capovolte e ironizzate. Le fotografie di Sottsass in mostra, 111 in bianco e nero, quasi tutte inedite, realizzate a Catania negli anni novanta, raccontano una Catania colma di energia, un luogo amico, nel rispetto costante della diversità. Immagini che contengono come in molte delle sue molteplici creazioni linguistiche, la stupefazione dello sguardo, una meraviglia travolgente che costruisce una narrazione da viaggiatore appassionato di Sud: il Barocco, il mercato del pesce, le strade assolate, le scene di vita quotidiane, i personaggi della eterna drammaturgia pirandelliana, che affollano e urlano la vita, sono documentati con un ritmo mai retorico, spesso alla ricerca di un segno, di una texture singolare che giustifichi l’attenzione del fotografo”, ha dichiarato Carmelo Nicosia, direttore di Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ETS.

La mostra è stata resa possibile anche grazie al contributo dei partner Crédit Agricole Italia e Società Aeroporto Catania (SAC) che confermano la condivisione, con Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ETS, dell’importanza della cultura per lo sviluppo del territorio.

Crédit Agricole Italia è onorata di essere sponsor della mostra fotografica “CATANIA MIA!” e di affiancare il proprio brand a quello della Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ETS rimarcando il sostegno che il Gruppo conferisce al comparto artistico-culturale del nostro Paese. Crediamo fortemente che la valorizzazione dei territori in cui operiamo sia di fondamentale importanza e siamo convinti che investire per favorirne lo sviluppo sia una responsabilità sociale     e uno strumento imprescindibile per generare la crescita dell’intero comparto economico italiano“, ha dichiarato Luca Natali, Responsabile Direzione Regionale Sicilia di Crédit Agricole Italia.


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