Ancora una volta, il costante impegno e la professionalità dell’Arma dei Carabinieri hanno consentito di smantellare un’efficiente rete di spaccio che si avvaleva di metodi innovativi e sofisticati per eludere i controlli.
Grazie a un’intensa attività info-investigativa condotta negli ultimi mesi dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Catania Piazza Dante, è stato possibile individuare e colpire un’organizzazione criminale che gestiva la vendita di droga attraverso un sofisticato sistema di consegne a domicilio, noto tra gli acquirenti con il nome di “Brasiliano”.
L’operazione ha permesso di accertare come i singoli pusher non agissero in autonomia, bensì coordinati da una vera e propria “Centrale Operativa” che, ricevuti gli ordini direttamente dai clienti inviava presso la loro abitazione il pusher in quel momento più vicino.
I clienti potevano scegliere le droghe direttamente on line, perché l’organizzazione pubblicizzava le sostanze stupefacenti attraverso vari canali social, promuovendo anche “offerte speciali”.
Nei mesi scorsi, numerosi pusher erano già stati arrestati, e le indagini avevano evidenziato un punto di ritrovo strategico nel quartiere San Cristoforo, abitazione di un 26enne catanese, già noto alle Forze dell’Ordine. Partendo da questo dato, i Carabinieri hanno avviato una serie di attività tecniche e di osservazione a distanza, che hanno evidenziato il suo ruolo centrale nella gestione della rete di spaccio, proprio in merito allo “smistamento” dei pusher.
Per confermare le loro ipotesi investigative, gli investigatori suddivisi in più squadre operative, hanno agito su due fronti: alcuni hanno monitorato costantemente l’appartamento del 26enne, altri hanno seguito l’addetto alle consegne. Quest’ultimo, un 25enne residente a Mascalucia, è stato monitorato a distanza, in modalità discreta, mentre si aggirava per la città, fino a quando, giunto nel centro cittadino, ha effettuato la consegna della droga al cliente.
Immediato l’intervento dei Carabinieri che lo hanno bloccato e perquisito, ritrovando nella sua auto 35 dosi di marijuana per quasi 200 grammi e 440 euro. In quel frangente, è stato anche ispezionato il telefono del pusher, le cui chat hanno confermato il modus operandi dell’organizzazione, rivelando le conversazioni dirette con la Centrale Operativa e gli ordini dettagliati sulle consegne.
Il blitz è scattato in contemporanea anche presso l’abitazione del 26enne, dove è intervenuta la seconda squadra, beccando il giovane proprio dietro il portone di casa. Accortosi della presenza dei militari, il ragazzo ha tentato di distruggere il proprio telefono cellulare gettandolo in strada, e ha opposto resistenza agli operanti cercando di chiuderli fuori, ma è stato prontamente bloccato e messo in sicurezza. Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno scovato droga e denaro in suo possesso: 2 grammi di marijuana, una pietra di crack da 3 grammi e 810 euro.
Anche l’analisi del telefono del quale lui voleva sbarazzarsi, prontamente recuperato, ha confermato il suo ruolo di coordinamento, rivelando comunicazioni dirette con numerosi acquirenti e pusher. Inoltre, il numero telefonico associato al quel dispositivo, è risultato identico a quello contattato dagli acquirenti fermati in occasione dei precedenti arresti eseguiti dai Carabinieri.
Sulla base degli indizi raccolti, da verificare in sede giurisdizionale, il pusher è stato arrestato, mentre il coordinatore è stato denunciato all’Autorità giudiziaria, ferma restando la presunzione di innocenza degli indagati, valevole ora e fino a condanna definitiva.
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