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L’intelligenza artificiale al Tribunale di Catania: 8 mesi di sperimentazione

Il progetto prevede la sperimentazione di una comandi linguistici tipizzati che saranno utilizzati per supportare ed eseguire attività cognitive svolte dal magistrato

Il Tribunale di Catania e il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (Cini) siglano un accordo di collaborazione per la sperimentazione dell’intelligenza artificiale. L’accordo, che ha visto oggi la prima giornata di sperimentazione, riguarda i Large Language Models (LLM) e il Natural Language Processing (NLP) per l’analisi di documenti giudiziari. “Questo progetto di ricerca innovativo – si legge in una nota – rappresenta un’importante opportunità per migliorare l’efficienza e la qualità della giustizia. L’accordo, della durata di 8 mesi, prevede la collaborazione tra le due parti per la realizzazione di un progetto di ricerca che mira a valutare le criticità e le utilità potenzialmente conseguenti al ricorso a modelli di intelligenza artificiale e Nlp per l’analisi di documenti giudiziari.

Il progetto prevede la sperimentazione di una comandi linguistici tipizzati che saranno utilizzati per supportare ed eseguire attività cognitive svolte dal magistrato, come ad esempio:la ricerca e sintesi di documenti, l’estrazione e classificazione di informazioni, il confronto e la valutazione di testi, la creazione di collegamenti ipertestuali tra documenti. I comandi linguistici saranno sperimentati su atti e documenti del fascicolo di procedimenti civili, definiti e anonimizzati preventivamente che verranno successivamente valutati in base alla loro utilità e accuratezza. “Questo accordo rappresenta un’importante opportunità per il Tribunale di Catania per fornire il proprio contributo al miglioramento dell’efficienza e della qualità della giustizia”, ha dichiarato il Presidente del Tribunale di Catania, Francesco Mannino. “Siamo convinti che la sperimentazione dell’intelligenza artificiale nella giustizia, se ben governata, possa introdurre a successivi interventi e miglioramenti, oltre che nella gestione dei procedimenti giudiziari, anche nella qualità della giustizia”, ha concluso il Presidente della sezione sperimentatrice Mariano Sciacca.


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