Ultime news

Attenti ai truffatori: i consigli dei Carabinieri di Maletto al salone della Proloco

Quello delle truffe agli anziani rappresenta un fenomeno crescente, che colpisce sempre più frequentemente le persone vulnerabili, che spendono molto tempo a casa da sole, il cui isolamento risulta causato dallo stato di salute o dalla lontananza dagli affetti.
Di fronte a questo odioso fenomeno, prosegue senza sosta il ciclo di incontri promossi dal Comando Provinciale di Catania, volti a fornire consigli utili ai cittadini per riconoscere le situazioni sospette, prevenire e contrastare le truffe.
In questo quadro, il Maresciallo Maggiore Fabio Pacifico, Comandante della Stazione di Maletto, alla presenza di numerosi cittadini della terza età e del presidente dell’associazione culturale SiciliAntica, promotrice dell’evento, è intervenuto sabato scorso nel salone della Proloco, fornendo consigli utili per riconoscere le truffe e imparare a difendersi.
Durante l’incontro, il Sottufficiale ha illustrato le diverse strategie adottate dai truffatori, tra cui ricorre quella in cui chiamano la vittima spacciandosi per Carabinieri, e ha messo in guardia i cittadini da chi, con vari pretesti, tenta di introdursi nelle abitazioni o di estorcere denaro con l’inganno.

Non è raro infatti, che le persone anziane conservino in casa denaro e oggetti preziosi, spesso di grande valore affettivo, e che tendano a fidarsi degli estranei che si qualificano come appartenenti alle forze dell’ordine, avvocati, tecnici o impiegati di aziende note.

Negli ultimi tempi poi, i truffatori hanno messo a punto espedienti sempre più accurati, che adattano in base ai contesti e alle circostanze, implacabili nel tentativo di portare via gli averi delle povere vittime finite nel loro mirino.

“Signora suo figlio è in pericolo, deve pagare per farlo uscire dai guai” oppure “Siamo i tecnici del gas, dobbiamo controllare il contatore”, o anche “la sua targa è stata rilevata sul luogo di una rapina, venga subito in caserma per alcuni chiarimenti” ma anche “abbiamo registrato prelievi fraudolenti sul suo conto, ci fornisca i codici di accesso per sbloccarlo”.

Sono solo alcune delle frasi a cui questi soggetti ricorrono quando contattano le persone anziane, per intimidirle, raggirarle ed estorcere i loro beni. Gli escamotage ormai non si contano più, dal figlio vittima di un incidente stradale o arrestato, alle truffe telematiche per approfittarsi di conti correnti e depositi, l’inventiva dei truffatori non conosce limiti.
La prospettiva di un facile guadagno e l’alto livello di fiducia che i cittadini ripongono nella Benemerita, sono spesso le ragioni che spingono a compiere questi crimini detestabili. Ecco alcune regole fondamentali per proteggersi:
• Diffidare dalle apparenze: I veri carabinieri, poliziotti o finanzieri non chiedono soldi, gioielli o oggetti preziosi. Occorre sempre verificare l’identità di chi si presenta come rappresentante di enti pubblici.
• Non aprire la porta agli sconosciuti: nessun ente pubblico manda funzionari a domicilio senza preavviso. In caso di dubbio, contattare direttamente l’ente di riferimento prima di far entrare chiunque.
• Attenzione ai falsi documenti: un tesserino può essere falsificato. Chiunque si dichiari appartenente alle forze dell’ordine deve essere accompagnato da un’auto di servizio con i colori istituzionali.
• Non fornire informazioni al telefono: nessun carabiniere chiede denaro o dati personali al telefono. Diffidare di chi segnala emergenze su familiari o amici in difficoltà.
• Proteggere i dati online: usare password complesse e non aprire e-mail o link sospetti da mittenti sconosciuti.
I Carabinieri hanno infine invitato tutti i cittadini a segnalare tempestivamente episodi sospetti: la collaborazione con le forze dell’ordine è fondamentale per proteggere le persone più esposte a queste scellerate condotte fraudolente, e accrescere il senso civico e la fiducia dell’Istituzione.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni