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Catania, ai domiciliari per maltrattamenti, finisce vittima della moglie stalker: arrestata

In seguito ale svariate denunce della donna nei suoi confronti per maltrattamenti e atti persecutori l’uomo era stato arrestato. Da quando era stato sottoposto alla detenzione domiciliare, era stata la donna a iniziare a molestarlo

Nella tarda serata di ieri personale delle Volanti è intervenuto in una strada del centro cittadino a seguito della segnalazione di una donna molesta che suonava insistentemente al citofono dell’ex compagno, sottoposto alla misura della detenzione domiciliare nell’abitazione della madre.

All’arrivo delle pattuglie, la donna, che aveva bevuto qualche bicchiere di troppo, ha iniziato a insultare l’ex che era affacciato al balcone e, nonostante l’invito a calmarsi, si è scagliata contro i poliziotti, spintonandoli e strattonandoli perché voleva accedere all’interno del palazzo, rifiutando in un primo momento di esibire i documenti.

L’uomo, che ha formalizzato un’ulteriore denuncia nei confronti della ex, ha riferito di essersi separato da lei nel 2018, dopo una relazione durata 23 anni dalla quale erano nati due figli. A seguito della presentazione di svariate denunce da parte della donna nei suoi confronti per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori l’uomo era stato arrestato.

Tuttavia, da quando era stato sottoposto alla misura della detenzione domiciliare, era stata la donna a iniziare a molestarlo: telefonicamente, presentandosi sotto casa, proferendo insulti e minacce nei suoi confronti, suonando il citofono anche nelle ore notturne.

A seguito di ciò, l’uomo ha già formalizzato negli ultimi mesi del 2021 quattro denunce nei confronti della ex e altre due denunce nel mese di marzo 2022, per molestie e minacce. Nello specifico, ha raccontato che prima dell’arrivo della Volante la signora aveva iniziato a suonare insistentemente al citofono di casa e, avendo trovato il portone di ingresso allo stabile aperto, era riuscita a raggiungere il pianerottolo della sua abitazione per poi bussare alla porta, pretendendo di entrare e insultandolo a alta voce.

Alla luce di quanto accaduto la donna, una catanese classe 1971, è stata arrestata per atti persecutori, oltre che per la resistenza opposta ai poliziotti, e, su disposizione del Pm di turno accompagnata in carcere in attesa dell’udienza di convalida innanzi al Gip.


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