Il Consiglio comunale ha approvato nella seduta di ieri, con 24 favorevoli e tre astenuti, il regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta di soggiorno.
L’Assemblea presieduta da Sebastiano Anastasi ha dato anche l’ok alle sei delibere sul riconoscimento di debiti fuori bilancio poste all’ordine del giorno.
Il regolamento per l’applicazione dell’imposta di soggiorno era stato illustrato all’Aula la scorsa settimana dal sindaco Enrico Trantino, che ha mantenuto la delega al Turismo, affiancato dal capo di Gabinetto e direttore del Turismo, Giuseppe Ferraro, e da diversi esponenti della Giunta.
Il regolamento stabilisce tra i 13 articoli i soggetti passivi dell’imposta (istituita in base alle disposizioni dell’art. 4 del decreto legislativo 23/2011), le esenzioni e riduzioni, gli obblighi dei gestori delle strutture ricettive , dei gestori delle piattaforme telematiche e dei soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, e le misure delle sanzioni applicabili nei casi di inadempimento.
Il gettito dell’imposta è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, e dei relativi servizi pubblici locali.
Il documento sostituisce integralmente il regolamento approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 7 del 30 gennaio 2019.
“Sono stati compiuti degli interventi innovativi – ha spiegato il sindaco Trantino – in ragione del mutato assetto ordinamentale, con novità che non erano comprese nel regolamento passato. Si tratta per esempio di interventi in materia di digitale che hanno permesso di realizzare delle piattaforme con un applicativo che ci consente di essere sincronizzati sull’effettivo pernottamento dell’ospite”.
“Tra le modifiche al precedente regolamento – ha continuato Trantino – nell’articolo 2 abbiamo inserito anche i villaggi turistici e gli ostelli, che prima non erano compresi. Per quel che riguarda invece le esenzioni, abbiamo ritenuto di considerare anche tra i soggetti esenti dal pagamento della tassa di soggiorno il personale appartenente alla Polizia di Stato e alle altre forze armate”.
La misura dell’imposta è determinata per persone e per pernottamento ed è commisurata con riferimento alla tipologia e classificazione delle strutture (alberghiero, extraalberghiero), ed è applicata fino a un massimo di 4 pernottamenti consecutivi. Al gestore spetta la registrazione delle proprie strutture rispettando le modalità di accesso al portale. “Dovete considerare – ha sottolineato il sindaco – che col precedente regolamento bisognava stampare migliaia di fogli su cui veniva eseguita la verifica da parte della direzione competente e poi dalla Ragioneria per stabilire quale fosse la spettanza del Comune. Adesso avviene tutto in automatico perché le piattaforme sono allineate e saranno in possesso degli esercenti, della nostra direzione Turismo e poi anche della Ragioneria”.
I gestori sono tenuti a comunicare attraverso il portale telematico l’importo versato e a inserire il codice identificativo Cin e Cir. Il pagamento avviene attraverso il sistema Pago PA , sono previsti accertamenti sulle evasioni.
“E’ stato anche previsto – ha concluso il sindaco – che a richiesta, e per motivate situazioni particolari di difficoltà a versare nei termini le somme determinate negli avvisi di accertamento, possa essere concessa una rateizzazione per importi non inferiori a mille euro e per un numero di rate non superiori a 36”.
La prima delle delibere sul riconoscimento di debiti fuori bilancio approvata è stata illustrata dall’assessore al Personale Viviana Lombardo, riguarda un debito di 314.134,94 euro per l’esecuzione di sentenza della corte di Appello di Messina sezione lavoro (relativa al giudizio iscritto al R.G. 563/2022): ai ricorrenti andranno pagate le differenze retributive conseguenti all’inserimento nelle procedure per la progressione economica orizzontale che non era stata prima prevista.
Le altre cinque delibere su risarcimento danni, con sentenze del giudice di pace o del tribunale di Catania, sono state proposte dalla direzione Polizia municipale e illustrate dall’assessore al Bilancio Giuseppe Marletta. I debiti ammontano complessivamente a circa 75mila euro.
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