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Catania, ricordati Beppe Montana e Giovanni Lizzio, agenti di Polizia vittime della mafia

Questa mattina, all’interno del cimitero di Catania, sono state apposte due corone di alloro sulle tombe del commissario Beppe Montana e dell’Ispettore Giovanni Lizzio

Come negli anni precedenti, questa mattina, all’interno del cimitero di Catania, sono state apposte le due corone di alloro sulle tombe del commissario Beppe Montana e dell’Ispettore Giovanni Lizzio uccisi, entrambi, in agguati mafiosi. Alle 9,30, è stata celebrata una messa, dal cappellano della Polizia di Stato, in suffragio, nella parrocchia dell’Immacolata Concezione B.V.M. dei Minoritelli di via Gesualdo Clemente.

Sono passati trentasette anni dalla morte di Beppe Montana, eccellente poliziotto che durante la sua attività investigativa, arrestò numerosi latitanti e scoprì raffinerie di droga e depositi di armi, intralciando così molti traffici della mafia.

Il 28 luglio 1985, il giorno prima di andare in ferie, il giovane commissario fu ucciso mentre si trovava a Porticello, una frazione del comune di Santa Flavia.

Trenta gli anni che si contano dal vile agguato mafioso che spense la vita di Giovanni Lizzio, l’ispettore responsabile della sezione antiestorsioni della questura di Catania, ucciso in un agguato di chiaro stampo mafioso il 27 Luglio 1992 a bordo della sua Alfetta, incolonnato al semaforo di via Leucatia, dove, venne affiancato da due giovani che viaggiavano a bordo di una moto, ed uno dei due esplose alcuni colpi di pistola in rapida successione, l’ispettore fu ricoverato in fin di vita al vicino ospedale Cannizzaro, dove morì alcuni minuti dopo.


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