Sebbene in molti Paesi dell’Unione Europea, tra cui l’Italia, vi sia una lunga tradizione nell'attuazione di programmi di vaccinazione su gravi infezioni (epatite B, poliomielite e tetano), per altre malattie infettive di rilevanza sociale prevenibili con le vaccinazioni, quali il morbillo, la parotite, la rosolia, la pertosse e la varicella, il livello di controllo è diminuito drasticamente negli ultimi decenni.
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