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Due musei dell’Università di Catania ottengono l’accreditamento nazionale

Il Museo dei Saperi e delle Mirabilia siciliani e la Città della Scienza hanno ottenuto ufficialmente l’accreditamento nazionale da parte del Ministero della Cultura

L’Università di Catania segna un traguardo importante nel panorama culturale e museale italiano: il Museo dei Saperi e delle Mirabilia siciliani e la Città della Scienza hanno ottenuto ufficialmente l’accreditamento nazionale da parte del Ministero della Cultura, entrando a pieno titolo nel Sistema Museale Nazionale (SMN). Un riconoscimento di grande prestigio che certifica il rispetto degli standard minimi uniformi di qualità nella gestione, conservazione, valorizzazione e accessibilità del patrimonio museale, come previsto dal D.M. 113/2018.

Questo traguardo colloca i due musei universitari catanesi tra le eccellenze italiane, confermandone il ruolo centrale nella divulgazione scientifica, nella valorizzazione dei beni culturali e nell’educazione alla conoscenza, con ricadute significative sul territorio, sulla formazione accademica e sulla terza missione dell’università.

L’accreditamento rappresenta una certificazione istituzionale che testimonia non solo l’elevato livello di professionalità e organizzazione, ma anche l’impegno continuo dell’Università di Catania nella promozione di una cultura scientifica accessibile, dinamica e socialmente rilevante. È il risultato di un lavoro corale che ha coinvolto le strutture museali, i dipartimenti, il personale tecnico e scientifico, e l’intera governance dell’Ateneo.

Il Museo dei Saperi e delle Mirabilia siciliani, situato nel cuore del Palazzo centrale, è uno spazio dedicato alla narrazione dell’identità siciliana attraverso il prisma delle scienze, delle arti, della storia e della memoria. Il museo valorizza collezioni universitarie storiche e materiali etno-antropologici, scientifici e artistici che raccontano secoli di saperi accumulati, custoditi e trasmessi.

La Città della Scienza di via Simeto è invece il principale polo della divulgazione scientifica dell’Ateneo, con mostre interattive, laboratori didattici, spazi espositivi dedicati alle scienze della vita, alla fisica, alla chimica, alla geologia e all’astronomia. Un museo esperienziale, pensato per avvicinare studenti, famiglie e curiosi di ogni età al mondo della ricerca.

Per ottenere l’inserimento nel Sistema Museale Nazionale, i musei devono dimostrare di rispettare una serie di standard minimi di qualità che riguardano la gestione e organizzazione (missione, regolamenti, organigramma, gestione delle collezioni); la conservazione, sicurezza e tutela dei beni; la valorizzazione e accessibilità, sia fisica che cognitiva e digitale; la presenza di personale qualificato e una strategia di sviluppo sostenibile. In questo contesto, i due musei universitari catanesi si sono distinti per l’approccio integrato alla cultura scientifica e umanistica, la varietà delle attività di divulgazione, l’apertura al pubblico e alle scuole, l’utilizzo di tecnologie interattive e inclusive, e la partecipazione a progetti nazionali e internazionali.

L’accreditamento consente ora al Museo dei Saperi e alla Città della Scienza di entrare a pieno titolo in una rete nazionale di musei pubblici e privati, favorendo la cooperazione, la progettualità condivisa e l’accesso a bandi specifici per il miglioramento dell’offerta culturale e scientifica. Inoltre, rende i musei idonei a beneficiare di finanziamenti dedicati, nonché a partecipare a programmi europei nel settore dei beni culturali, della formazione e della cittadinanza scientifica.

Si tratta di un salto di qualità che rafforza la capacità dell’Università di Catania di generare impatto sociale e culturale, contribuendo alla crescita della consapevolezza scientifica e alla valorizzazione del patrimonio immateriale della Sicilia.

Per questa ragione, lunedì 12 e martedì 13 maggio l’ateneo ospiterà un evento di rilevanza nazionale dedicato al ruolo strategico dei musei universitari nel contesto culturale e scientifico italiano, alla luce delle opportunità offerte dal Sistema Museale Nazionale (SMN). La due giorni di lavori, promossa insieme alla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) e alla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, coinvolgerà i principali attori del settore, in un confronto tra istituzioni, università, fondazioni e professionisti della valorizzazione museale.

Il primo appuntamento è in programma lunedì 12 maggio dalle 15, nell’aula magna del Palazzo centrale, mentre la seconda giornata si svolgerà l’indomani a partire dalle 9 nell’auditorium della Città della Scienza (via Simeto 23).

L’evento si aprirà con i saluti istituzionali del rettore Francesco Priolo, della presidente della CRUI Giovanna Iannantuoni, del direttore generale Musei del MiC Massimo Osanna, del presidente della Fondazione CHANGES Marco Mancini, e del direttore generale dell’Ateneo Corrado Spinella. Seguirà un’introduzione ai lavori del prof. Elio Franzini, delegato CRUI per i musei universitari. La prima sessione vedrà la presentazione di alcune delle più significative esperienze di musei universitari italiani, da Napoli a Padova, da Pisa a Catania. La prof.ssa Germana Barone, delegata al Sistema Museale d’Ateneo e direttrice del Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane, illustrerà il percorso di crescita del sistema museale catanese, recentemente accreditato al SMN, sottolineando il valore della sinergia tra scienza, cultura e territorio.  La giornata si concluderà con l’inaugurazione dei nuovi allestimenti del Museo dei Saperi e della Città della Scienza.

Martedì 13 maggio proseguirà il confronto su tematiche strategiche legate all’educazione al patrimonio, all’inclusività, alla comunicazione museale, all’uso delle tecnologie digitali, e alla relazione tra musei e benessere delle persone. Tra gli interventi previsti, quello della dott.ssa Elisabetta Borgia (MiC), della dott.ssa Francesca Sborgi (Gallerie degli Uffizi), del dott. Michele Lanzinger (Presidente ICOM Italia), e della prof.ssa Antonella Poce (Università Tor Vergata), che offriranno spunti sulle buone pratiche adottate a livello nazionale ed europeo. Le conclusioni saranno affidate alla soprintendente ai Beni Culturali di Catania, Ida Buttitta, all’arch. Michela Cascasi (MiC) e al prof. Pietro Militello, coordinatore del progetto CHANGES, che sottolineeranno il ruolo crescente delle università come attori culturali attivi nella società, capaci di tradurre il sapere scientifico in pratiche educative e inclusive.


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