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Elezioni RSU Sibeg Coca Cola, la Flai di Catania elegge 3 rappresentanti. Fai Cisl: “ci batteremo per modifiche del premio K”

Per Turrisi e Lombardo, "l’azienda di imbottigliamento è una rilevante realtà produttiva catanese, che deve continuare a dialogare con le organizzazioni sindacali per mantenere un sereno e fattivo clima di confronto nel rispetto dei ruoli"

Nelle elezioni RSU in Sibeg Coca cola, la Flai Cgil di Catania ha raggiunto  il 58% dei voti  eleggendo ben 3 rappresentanti sindacali unitari: Nicola Pignataro, che riceve una forte conferma dai colleghi, insieme a Piero di Cara, e nel settore executive è stato eletto Fabio Sarra.

Soddisfatto il segretario generale della Flai catanese, Pino Mandrà: “È un risultato che ci inorgoglisce perché in un presente così difficile la Flai si conferma punto di riferimento per i lavoratori. In Sibeg Coca cola abbiamo raggiunto il 58% dei voti nello stabilimento dell’azienda più importante dell‘agroalimentare in provincia di Catania”.

La modifica del premio “K”, maggiore flessibilità del piano ferie e l’incentivo al car sharing per ridurre le emissioni nell’ambiente sono alcuni punti del programma per i quali si batterà il componente della Rsu Fai Cisl, Giuseppe Lombardo, eletto ieri nel settore “Operation” alla Sibeg di Catania.

“Torniamo ad avere un rappresentante nella Rsu dell’importante azienda agroalimentare catanese – afferma Alfio Turrisi, segretario generale della Fai Cisl etnea – ringraziamo quanti lo hanno reso possibile e Claudio Leonetti come primo dei non eletti. Da questa presenza prenderà nuova linfa il nostro impegno a favore dei lavoratori di Sibeg per migliorare le loro condizioni di lavoro”.

Per Turrisi e Lombardo, “l’azienda di imbottigliamento è una rilevante realtà produttiva catanese, che deve continuare a dialogare con le organizzazioni sindacali per mantenere un sereno e fattivo clima di confronto nel rispetto dei ruoli. Nello specifico chiederemo di rivedere i criteri per determinare il premio K, che riguardano le assenze, specie quelle determinate da malattie oncologiche, croniche e interventi chirurgici, e una maggiore flessibilità nel piano ferie individuale, per poter accogliere richieste non programmate per comprovate esigenze personali o familiari”.


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