“La doglianza non è fondata”. Con queste parole i giudici della prima sezione civile della Corte di Appello di Catania, composta dal presidente Monica Zema e dai magistrati Antonella Romano e Antonio Caruso, hanno rigettato le richieste del “Consorzio di servizi tecnologici” che, nel 2012, aveva stipulato un contratto d’appalto con il Comune di Bronte riguardante “la razionalizzazione delle risorse
Questo contenuto è riservato agli abbonati premium
Accesso a tutti i contenuti del sito
DISDICI QUANDO VUOI
Il servizio premium sarà presto disponibile.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni