Il segretario territoriale della Ugl di Catania, Giovanni Musumeci, ha partecipato alla cerimonia di commiato del prefetto Maria Carmela Librizzi che ha concluso il suo incarico alla guida della Prefettura di Catania, essendo stata posta in quiescenza.
“A sua eccellenza non abbiamo voluto far mancare l’attestato di stima della nostra organizzazione sindacale. In questi quattro anni, particolarmente nel difficile e delicato periodo post Covid, con la Prefettura abbiamo collaborato proficuamente in piena sinergia sulle tematiche del lavoro, ma anche su questioni sociali come la dispersione scolastica e l’attenzione verso le periferie del nostro territorio. Non sono mancate le vertenze, come quella complicata legata alla crisi che ha investito lo stabilimento Pfizer di Catania, ma anche quella del sito etneo di Almaviva, il fallimento della Pubbliservizi e molte altre situazioni in cui è stato fondamentale l’intervento dell’Ufficio territoriale del Governo, come ad esempio le attività di contrasto al caporalato – evidenzia Musumeci – Come Ugl di Catania esprimiamo un sentimento di gratitudine per l’operato della dottoressa Librizzi, augurandole di poter godere nel migliore dei modi la meritata pensione, nella certezza che comunque continuerà a fornire alla comunità catanese un autorevole contributo di esperienza e conoscenza sulle tematiche sociali e del lavoro per le quali, in questi anni, ha dimostrato grande interesse e sensibilità”.
Anche la Cisl di Catania desidera rivolgere un doveroso ringraziamento al prefetto Maria Carmela Librizzi “per aver dato un significativo contributo al coordinamento tra istituzioni e società civile nell’impegnativa ricostruzione della coesione sociale in un territorio complicato e variegato come quello catanese – il saluto che Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, rivolge al prefetto Librizzi per la recente conclusione del mandato –. L’impegno con le scuole, gli Osservatori prefettizi e i diversi tavoli coordinati, dalla cabina di regia per il PNRR alle varie emergenze sociali così come per la sicurezza sui luoghi di lavoro, ci hanno visto assieme nella ricerca del bene comune, del rispetto delle persone e della crescita morale della comunità catanese. Auspichiamo che le tante iniziative avviate in tali direzioni abbiano l’opportunità di proseguire il cammino intrapreso, per garantire le legittime aspettative di legalità e di progresso sociale della comunità etnea”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
