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Infermiere assassino a Catania, Razza dispone ispezione, dall’ospedale piena collaborazione con la procura

"Se la Regione si è costituita parte civile contro di me – ha detto Razza - a maggior ragione si costituirà parte civile contro chi è accusato di aver fatto due morti"

“Ho chiesto al direttore generale di avere una relazione. Voglio comprendere la ragione per cui questo infermiere è stato trasferito da due reparti. La magistratura farà il suo corso, ma l’attività ispettiva dell’amministrazione è comprendere se questi trasferimenti dovevano fare scattare un alert e se a seguito di quell’alert dovevano essere assunti provvedimenti”. A dirlo l’assessore alla Salute Ruggero Razza in merito alla vicenda dell’infermiere arrestato ieri a Catania con l’accusa del duplice omicidio di due pazienti.

Se la Regione si è costituita parte civile contro di me – ha aggiunto rispondendo ai cronisti – a maggior ragione si costituirà parte civile contro chi è accusato di aver fatto due morti”.

L’azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania, dove era in servizio l’infermiere accusato dell’omicidio di due pazienti, “ha fattivamente collaborato sin dall’inizio con l’autorità giudiziaria, trasmettendo tempestivamente la documentazione sanitaria e ogni altro elemento richiesto dagli organi inquirenti”. Acquisita la notizia della misura cautelare disposta dal giudice, con delibera del direttore generale il dipendente è stato immediatamente sospeso dal servizio ed è stato avviato il procedimento disciplinare previsto dalla normativa.

L’azienda ospedaliera “resta a disposizione dell’autorità giudiziaria per ogni altra informazione utile all’accertamento dei fatti. Al personale infermieristico, medico e sanitario nel suo complesso, l’azienda rinnova la sua riconoscenza per l’operato quotidianamente svolto nell’assistenza al malato”.


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