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Insulti social al presidente Mattarella: chiesto il giudizio per 14, anche di Catania

Gli inquirenti risalirono agli autori dei messaggi offensivi, residenti in Sicilia, a Palermo, Messina e in tre Comuni delle province di Catania, Siracusa e Ragusa

Si terrà il 30 gennaio davanti al Gup di Palermo Walter Turturici l’udienza preliminare contro 14 “haters” accusati di avere offeso l’onore del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: si tratta del secondo troncone di un’indagine avviata quattro anni e mezzo fa dalla Procura del capoluogo siciliano, nei confronti di “odiatori” che avevano riempito di post contenenti insulti la pagina Facebook di un’associazione che aveva manifestato solidarietà al Capo dello Stato, dopo una prima bordata di attacchi e offese seguiti alla sua decisione di incaricare della formazione del nuovo governo, nel 2018, il professore Carlo Cottarelli. Gli inquirenti risalirono agli autori dei messaggi offensivi, residenti in Sicilia, a Palermo, Messina e in tre Comuni delle province di Catania, Siracusa e Ragusa.

Un altro imputato, messo sotto accusa dai pm Luisa Bettiol e Gery Ferrara (oggi alla Procura europea), è di Torino. Il 30 settembre dell’anno scorso due persone, implicate in una precedente tranche, furono condannate: Manlio Cassarà, palermitano, ebbe un anno, Davide Palotti, milanese, un anno e quattro mesi, in abbreviato, dal Gup Giuliano Castiglia. Il primo, che si scusò e ottenne le attenuanti generiche, aveva scritto che era stato ucciso “il Mattarella sbagliato”; l’altro aveva postato una foto del presidente a testa in giù. Per entrambi era caduta l’ipotesi di istigazione a delinquere e di attentato alla libertà del presidente.


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