"Echeggiano ancora le forti parole con cui monsignor Luigi Renna ha spronato i catanesi a “non avere paura” del “futuro che impoverisce la città” e che hanno contrassegnato la “sacralità civile” della festa di Sant’Agata. Parole in cui ci riconosciamo pienamente perché convinti che le forze sociali, laiche e i corpi intermedi della società debbano trovare la ragione per impegnarsi
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