Nell’ambito del potenziamento dei servizi contro l’illegalità diffusa e, in particolare, a tutela delle fasce deboli della popolazione, i Carabinieri della Stazione di Sant’Alfio hanno scoperto una tentata truffa i danni di un’anziana donna.
La vittima, una 87enne del posto, era stata contattata telefonicamente dal truffatore che, con il “metodo del falso Carabiniere”, era riuscito a convincerla che il figlio aveva causato un grave incidente stradale e rischiava di essere arrestato. Facendo leva sull’istinto materno, il malvivente le aveva poi prospettato la possibilità di pagare una cauzione per evitare l’arresto del parente, quindi l’anziana, spaventata e preoccupata, ha cominciato a racimolare ciò che aveva a disposizione, in attesa che un finto avvocato passasse per il ritiro.
Fortunatamente, un vicino di casa, avendo intuito il tenore della conversazione, ha subito telefonato al figlio della signora, mettendolo in guardia.
L’uomo non era in paese in quel momento, e ha avvisato immediatamente i Carabinieri che, così, hanno potuto organizzarsi per cogliere sul fatto i due truffatori.
Una pattuglia, infatti, ha raggiunto l’abitazione della vittima da una strada secondaria, in modo da non essere vista, sorprendendo i due malviventi proprio davanti al portone della signora, e non lasciando loro alcuna via di fuga.
Uno dei due, peraltro, ignaro del blitz dei militari dell’Arma, era ancora al telefono con la vittima quando è stato bloccato e messo in sicurezza, come ha confermato la successiva analisi del suo telefono cellulare.
Sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, i due giovani di 20 e 18 anni, entrambi catanesi, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per tentata truffa, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.
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