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Strumenti per una ‘ricerca di qualità’: al via la sesta edizione dei seminari di formazione per i dottorandi Unict

Venerdì 17 marzo al Palazzo centrale si apre il ciclo dei Ph.D. Days, al termine incontro aperto alle aziende

La proprietà intellettuale, il trasferimento tecnologico e l’intelligenza artificiale. Argomenti ‘mainstream’ che devono far parte del bagaglio di conoscenze e competenze di tutti i ricercatori della nuova generazione, insieme a ‘dritte’ importanti sulla creazione di start-up e spin-off a partire dai progetti sviluppati nei laboratori, e sulle potenzialità di valorizzazione nelle aziende e nelle istituzioni, al di fuori quindi dell’ambito strettamente accademico, del titolo di dottore di ricerca.

Anche quest’anno l’Università di Catania mette in campo i Ph.D. days 2022/23 (Ph.D. è proprio la denominazione angloassone del nostro ‘Dottorato di ricerca’) per fornire agli allievi di tutti i corsi di dottorato dell’ateneo una formazione di altissimo livello, per gestire al meglio la propria attività di ricerca. «E’ la sesta edizione dell’iniziativa, la prima si tenne nel 2013-14 – spiega il prof. Claudio Bucolo, delegato del rettore ai Dottorati di ricerca e ai Master –. Quest’anno abbiamo scelto come filo conduttore la “ricerca di qualità”, un tema che articoleremo nel corso di sette incontri con cadenza mensile, da marzo fino a ottobre. Negli anni scorsi hanno frequentato mediamente una cinquantina di allievi, quest’anno prevediamo numeri ben più alti. L’incontro conclusivo del ciclo è inoltre aperto alle aziende: l’obiettivo è proprio quello di favorire lo scambio tra industria e mondo universitario, fondamentale per lo sviluppo del territorio ai vari livelli».

La nuova edizione dei PH.D Days 2023 si aprirà dunque venerdì 17 marzo alle 15.30 nell’aula magna del Palazzo Centrale dell’Università, con un seminario sulla valutazione della qualità della ricerca tenuto dal prof. Salvatore Baglio, delegato d’Ateneo alla Ricerca, che fornirà ai presenti una panoramica degli strumenti di misurazione dell’impatto qualitativo e quantitativo delle attività e dei prodotti della ricerca, ad esempio la bibliometria, sempre più di frequente utilizzati come criteri per determinare il via libera alle domande di finanziamento e gli avanzamenti di carriera, con specifica attenzione al ruolo dei dottori di ricerca e dei giovani ricercatori. Apriranno l’incontro il rettore Francesco Priolo, il prof. Bucolo, i dirigenti dell’Area Terza Missione Rosanna Branciforte e dell’Area Ricerca Giuseppe Caruso.


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