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Tenta di darsi fuoco in Comune per avere una casa, salvato dal sindaco a Vizzini

Quando il primo cittadino gli ha detto che il Comune non poteva dargli aiuto perché non detiene alloggi abitativi, si è cosparso la testa con della benzina e ha acceso un cannello per darsi fuoco

Attimi di paura questa mattina intorno alle 10, nella sede municipale della cittadina della Piana di Catania, quando un tunisino con moglie e due figli si è presentato dinanzi al sindaco Vito Saverio Cortese chiedendo di potere avere una casa. Ha chiesto di parlare con lui e quando il primo cittadino gli ha detto che il Comune non poteva dargli aiuto perché non detiene alloggi abitativi, si è cosparso la testa con della benzina e ha acceso un cannello per darsi fuoco.

È stato proprio il sindaco Cortese a intervenire e a togliere di mano al migrante lo strumento per darsi fuoco.

Il tunisino con delle bruciature alla testa è stato ricoverato all’ospedale Gravina di Caltagirone. Ustioni di poco conto all’avambraccio per il primo cittadino Vito Cortese che è stato medicato in municipio dal medici del 118. Sul fatto è stata avviata un’indagine.


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