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Aeroporto di Catania, l’Ugl scrive alla Sac: “Verificare il rispetto delle prescrizioni Asp per le attività commerciali”

La richiesta è di "rilevare eventuali violazioni in riferimento alla riduzione dell’esposizione degli operatori nell’ambito del terminal “A” con turni di lavoro che al giorno devono essere non superiori alle 4 ore"

La federazione provinciale Ugl Terziario ha inviato ieri una lettera alla Società aeroporto di Catania e, per conoscenza all’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, chiedendo al gestore dello scalo “Vincenzo Bellini” di ottemperare alla verifica urgente del rispetto, da parte di tutte le attività commerciali presenti all’interno del terminal “A”, delle prescrizioni impartite il 5 agosto dal Dipartimento di prevenzione dell’Asp stessa.

La riapertura del punto nevralgico del nostro aeroporto, dopo 20 giorni di stop a causa dell’incendio che si è verificato in una parte dello stesso, è stato sicuramente un fatto rilevante che ha contribuito a far tornare ad una progressiva normalità il traffico passeggeri in un periodo di elevata stagione come quello in corso – dice il segretario Carmelo Catalano -. Considerate però le rilevazioni effettuate dal laboratorio incaricato dal Dipartimento prevenzione e le conseguenti regole prescritte da chi è preposto a tutelare la salute, che noi abbiamo condiviso appieno, riteniamo però che fino a nuove disposizioni tutti gli interessati hanno l’obbligo di attenersi rispetto a quanto indicato”.

L’Ugl Terziario ribadisce come la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che, quotidianamente, devono operare dentro il luogo oggetto delle raccomandazioni dell’Asp, debba essere massima e proprio per questo il sindacato si è sentito in dovere di chiedere alla Sac di controllare.

Tra l’altro – aggiunge Catalano – l’attività di accertamento è in capo alla Sac, come recita la nota dell’Asp, che ad esempio non può di certo sottrarsi all’obbligo di rilevare eventuali violazioni in riferimento alla riduzione dell’esposizione degli operatori nell’ambito del terminal “A” con turni di lavoro che al giorno devono essere non superiori alle 4 ore. Vigilanza che, in prima istanza, appartiene al medico competente ed al responsabile per il servizio di prevenzione e protezione delle aziende che conducono le imprese commerciali dentro la stazione di Fontanarossa. Confidiamo, quindi, in una pronta risposta da parte della Sac che, siamo certi, è altamente sensibile alla salvaguardia di chi lavora nello scalo, soprattutto in questo delicatissimo momento di lenta ripresa dopo il grave fatto accaduto lo scorso 16 luglio – conclude il segretario provinciale della Ugl terziario.”


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