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Al festival InterSezioni i capolavori di Steve Reich e Edgard Varèse

La formazione Percussio Mundi diretta dal maestro Giovanni Caruso eseguirà per la prima volta a Catania due brani considerati pietre miliari nella musica del '900

La musica contemporanea, dal 900 ai giorni nostri, è di scena a InterSezioni, il primo festival catanese dedicato al genere che vanta in ogni concerto almeno un brano in prima esecuzione assoluta.

Inaugurato dal direttore artistico, il violoncellista Giovanni Sollima, il festival organizzato dalla Camerata Polifonica Siciliana grazie ai fondi del Mic e che vede il coinvolgimento attivo dell’Università di Catania, venerdì 4 novembre alle ore 20.30 al Cut – Centro Universitario Teatrale, già sede dello storico Teatro Machiavelli inaugurato nel 1864 dalla famiglia Grasso, propone Drumming Ionisation.

Il concerto della formazione Percussio Mundi, diretta dal M° Giovanni Caruso, prevede due prime esecuzioni per Catania: i brani di Steve Reich e Edgard Varèse, considerati nelle loro profonde diversità stilistiche pietre miliari nella musica del ‘900, pagine che hanno segnato la nascita di nuovi linguaggi musicali, non sono mai stati eseguiti prima d’ora nella città ai piedi dell’Etna.

Steve Reich, è uno dei referenti più significativi della stagione del minimalismo americano che non ha mai disdegnato l’utilizzo di strumentazioni elettroniche. Drumming è considerata il suo capolavoro, una delle opere fondative del minimalismo, che restituisce tutta la complessità della ricerca reichiana.

“Del brano, che ha una chiara matrice africana ma una semiografia europea – dice il M° Giovanni Caruso – sarà eseguita solo la prima parte, quella che coinvolge 4 bongos in un gioco ritmico sfasato di ¼ e che offre anche uno spettacolo molto coinvolgente a livello visivo”.

Il programma della serata proseguirà poi con l’esecuzione di Marimba Spiritual di Minoru Miki, eseguito per trio di percussioni e marimba solista (Daniele Pennisi), e con il funambolico 4/4 for four di Anthony j. Cirrone. La serata si concluderà con l’esecuzione di Ionisation di Varèse ad opera di tutto l’ensemble: 12 strumenti a percussione e un pianoforte utilizzato come uno strumento percussivo.

Ionisation, infatti, è la prima opera da concerto dedicata soltanto alle percussioni. Centrato sull’espansione e sulla variazione delle cellule ritmiche, il brano è costruito basandosi su una sensibile gestione e su un contrasto di diversi tipi di suoni percussivi a cui aggiunge due sirene e anche il ruggito di un leone.

“Con questo brano Edgard Varèse avrebbe voluto rompere con quello che era il sistema accademico, ma non credo ci sia riuscito del tutto – conclude Caruso -. Per il periodo in cui è stato scritto è un brano totalmente folle, anche perché tutti gli strumenti coinvolti sono utilizzati in modo non convenzionale, persino il pianoforte. Ho molto studiato questo brano, anche per il suo significato più intrinseco e da musicista, da semplice ascoltatore, ho notato che alcuni pattern dei tamburi sono uguali a quelli militari, pertanto mi sono sempre chiesto se fosse nelle intenzioni dell’autore simulare i rumori della guerra, ma non ho mai trovato nessun riscontro a riguardo”.

Il concerto sarà introdotto da Alessandro Matropietro, docente di Musicologia e Storia della musica presso l’Università di Catania. Per questo concerto agli studenti dell’Università di Catania sono riservati n. 30 posti al prezzo di 1 euro previa prenotazione via e-mail a cps@cpsmusic.it


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