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Al Teatro Brancati di Catania la pièce di Michael Frayn diretta da Nicasio Anzelmo

Protagonisti Guia Jelo, Debora Bernardi, Filippo Brazzaventre, Luciano Fioretto, Anita Indigeno, Plinio Milazzo, Lucia Portale, Giovanni Rizzuti, Vincenzo Volo

Un cult del teatro contemporaneo, straordinario esempio di meta-teatro: del mondo del palcoscenico e in particolare del “dietro le quinte” che sbeffeggia ripicche e rivalità, tic, tensioni, amori e riappacificazioni che rischiano di compromettere l’andata in scena di uno spettacolo.

Il Teatro della Città – Centro di produzione teatrale propone Rumori fuori scena, irresistibile commedia dell’inglese Michael Frayn, diretta da Nicasio Anzelmo. Lo spettacolo debutta giovedì 15 dicembre, ore 21 al Teatro Brancati di Catania con repliche fino a domenica 18 dicembre (e poi, di nuovo, dopo una pausa natalizia dal 5 all’8 gennaio), secondo il consueto calendario della sala catanese.

In scena, oltre a una beniamina indiscussa del pubblico quale l’attrice Guia Jelo (nei panni della signora Clackett), la prestigiosa compagnia del Teatro della Città: Debora Bernardi (Flavia Brent), Filippo Brazzaventre (regista), Luciano Fioretto (direttore di scena), Anita Indigeno (Vicky), Plinio Milazzo (Philip Brent), Lucia Portale (assistente), Giovanni Rizzuti (Roger Tramplemain), Vincenzo Volo (uno scassinatore).

“Questo testo è un meccanismo infernale di comicità – dice il regista Nicasio Anzelmo – . Succedono mille cose avvolgenti e contemporaneamente che mettono in rilievo alcune caratteristiche umane come la miseria, gli egoismi, i desideri. Chiara evoluzione della Commedia dell’arte, la pièce mette al centro quanto l’uomo, a volte, possa essere autodistruttivo. Fanno, infatti, da padroni travestimenti, equivoci, scambi di persona in un susseguirsi di risate, di folli equivoci e gag pirotecniche. Rumori fuori scena è un piccolo gioiello, un meccanismo ad alta precisione in cui ogni elemento funziona in maniera perfetta e costituisce una grande prova tecnica per gli attori che, in questa compagnia, non temono, davvero rivali”.

La trama si basa sulle vicende di una sgangherata compagnia teatrale alle prese con la prova generale di una commedia degli errori, farcita da porte che aprono e porte che si chiudono mettendo in ridicolo i tipici meccanismi della commedia borghese.

Luogo della scena da rappresentare è una casa di campagna, dove convergono le vicende dei personaggi: della signora Clackett che cerca disperatamente di vedere la Royal sul televisore dei padroni; dell’agente immobiliare che dovrebbe affittare la casa giunto lì con una delegata dell’ufficio delle imposte che sta indagando sui proprietari di quella casa per una scappatella amorosa; dell’improvviso rientro dei padroni di casa che hanno inscenato la loro fuga all’estero; di un ladro che si intrufola in casa e di uno sceicco che vuole comprare la casa.


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