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Al Teatro Fellini di Catania Jessica Ferro in “Joan Crawford, Diva di cristallo”

Una pièce teatrale che vede la regia capillare della celebre attrice, doppiatrice e regista teatrale Miriam Mesturino, figlia d’arte, cresciuta fin da bambina tra danza e recitazione

Photo Credits Matteo Nardone

Andrà in scena i prossimi 16, 17 e 18 dicembre al Teatro Fellini di Catania “Joan Crawford Diva di Cristallo” di Antonio Mocciola, regia di Miriam Mesturino, che vedrà sul palco l’attrice romana Jessica Ferro.

Una pièce teatrale che vede la regia capillare della celebre attrice, doppiatrice e regista teatrale Miriam Mesturino, figlia d’arte, cresciuta fin da bambina tra danza e recitazione.

Un atto unico che vede la Ferro come unica protagonista sul palco, in una interpretazione profonda, intensa, tragica, in un tributo a Joan Crawford, una delle grandi interpreti del cinema statunitense: dal cinema muto degli anni ‘20 fino agli anni ’40, la sera della sua proclamazione a vincitrice dell’Oscar come miglior attrice protagonista.

Siamo nel 1946, Joan è candidata agli Oscar per il film “Mildred Pierce” (Il romanzo di Mildred), ma ha il terrore di non riuscire a portare a casa l’anelata statuetta.

Le nominations vedono,  al suo fianco,  attrici del calibro di Greer Garson (già vincitrice dell’Oscar nel 1943 per La signora Miniver) e l’attrice rivelazione Ingrid Bergman (vincitrice l’anno precedente  con il film “Angoscia”).

La Diva decide quindi di fingersi malata e non andare alla cerimonia.

Le aspettative sono tante, l’attesa è snervante, la tensione è palpitante. Joan rimane incollata alla radio,  seguendo la cerimonia in un crescendo di emozioni contrastanti, finchè non sentirà fare il suo nome con la fatidica frase… The Winner is Joan Crawford in Mildred Pierce.

Un mito costruito su mille contraddizioni e paradossi: Joan Crawford aveva le spalle troppo grandi, quasi maschili: ed ecco le sue celebri spalline, esaltando il difetto, e dunque annullandolo. Aveva la bocca troppo grande (da squalo, dicevano i detrattori) e lei la raddoppiava passandosi il rossetto fin quasi a coprire mento e naso. Aveva un accento troppo texano, molto “cheap”, e lei ha creato un birignao nell’allungare le vocali che solo l’immensa Tina Lattanzi, in Italia, poteva doppiare con tanta deliziosa enfasi. Joan Crawford ha costruito il proprio mito con certosina pazienza, divorata dall’ambizione e da un ego smisurato, imprenditrice di sé stessa e Diva moderna ma allo stesso tempo conformista. Schiettamente invidiosa del talento altrui, ha saputo durare quattro decenni seminando stragi di cuori e sacrificando all’altare del successo quattro figli adottivi (accarezzati solo a favore di flash) e un bel pezzo di fegato, annientato dalla bile e da etiliche passioni. Fascino androgino, inequivocabilmente bisex, malmostosa icona dei travestiti per i suoi eccessi nel look e per le bizze sui set di mezzo mondo, ha scolpito l’immagine della self-made woman venuta su dal nulla a colpi di umilianti lavori e qualche carezza in più concessa (forse) suo malgrado. Detestata dalle colleghe (ma amata dal pubblico femminile) Joan Crawford ha scolpito da sola il monumento di sé stessa con una lapidaria frase, che tutto dice e niente rivela: “Se cercate la ragazza della porta accanto, bussate alla porta accanto”.

L’abito di scena di Jessica Ferro è realizzato da Bàste Sartoria, scenografia Eventi di Cartone.

Joan Crawford Diva di Cristallo

Teatro Fellini  Via Enna 26 – Catania

Venerdì 16 dicembre ore 21.00

Sabato 17 e Domenica 18 dicembre ore 18.00

Per info e prenotazioni tel. 095-506565 Cell. +39 338 769 1944


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