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Ambulanza della morte: la Cassazione conferma l’ergastolo per Davide Garofalo

Un altro imputato, Agatino Scalisi, per l’omicidio di un’altra paziente terminale, Maria Giardina, è stato condannato a 13 anni in secondo grado

Pena definitiva all’ergastolo per Davide Garofalo, imputato per tre omicidi volontari nell’ambito del caso “Ambulanza della morte”. La Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dal suo legale, l’avvocato Turi Liotta, alla sentenza della Corte d’Assise d’appello di Catania. Confermata, dunque, la pena del carcere a vita.

Le vittime accertate sono Salvatore Gagliano, Agatina Triscari e Salvatore Cadile: tre pazienti terminali dimessi dall’ospedale di Biancavilla e uccisi con una iniezione d’aria nelle vene nel breve tragitto in un’ambulanza privata dall’ospedale alle loro abitazioni. Un altro imputato, Agatino Scalisi, per l’omicidio di un’altra paziente terminale, Maria Giardina, è stato condannato a 13 anni in secondo grado. Parti civili, oltre ai familiari delle vittime, sono state il Comune di Biancavilla, l’Asp di Catania ed alcune associazioni. Secondo l’accusa, hanno agito per ottenere una “provvigione” di 200-300 euro sulle spese funerarie e la vestizione delle salme, con l’avallo di esponenti mafiosi di Biancavilla e Adrano.

Il caso è emerso grazie alle testimonianze dei fratelli Luca e Giuseppe Arena, titolari di un’agenzia di pompe funebri.


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