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Anziana uccisa per l’eredità ad Aci Castello: prima la nomina da erede, poi “spaghetti e dolce” come veleno

La morte, sopraggiunta in una casa di cura di Aci Castello il 16 dicembre 2022, dove l’anziana risiedeva da circa quindici giorni, era sembrata all'inizio dovuta a cause naturali, ma gli investigatori hanno voluto approfondire

Come in un giallo di Agatha Christie, la pista per rintracciare il sospettato del delitto è stata fornita dalla vittima “in punto di morte” ed era rintracciabile nel cibo. In questo modo i carabinieri di Acireale, nel Catanese, sono arrivati ad arrestare una donna per circonvenzione di incapace e omicidio aggravato della prozia, allo scopo di appropriarsi della sua eredità.

La morte, sopraggiunta in una casa di cura di Aci Castello il 16 dicembre 2022, dove l’anziana risiedeva da circa quindici giorni, era sembrata all’inizio dovuta a cause naturali, ma gli investigatori hanno voluto approfondire. Cinque giorni prima l’ottantenne aveva ingerito cibi solidi, per lei fortemente dannosi a causa delle patologie da cui era affetta e che le consentivano di nutrirsi solo attraverso cibi omogeneizzati. “Fondamentali sono state le sue dichiarazioni in punto di morte, il giorno prima del suo decesso – ha spiegato il capitano dei carabinieri della stazione di Acireale Domenico Rana – e hanno permesso di ricostruire come la sospettata l’avesse portata a pranzo a mangiare un piatto di spaghetti e un dolce”.

Quel pranzo, ha aggiunto Rana, è stato “l’epilogo di un disegno criminale più ampio ordito dall’indagata, che si era fatta nominare prima procuratrice speciale e poi erede testamentaria universale in modo da impadronirsi della cospicua eredità della donna”.


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