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Biblioteche comunali a Catania chiuse per mancanza di personale

Saverino (Pd): “la cultura è fondamentale per salvare interi quartieri dal degrado”

“La cultura in molti quartieri catanesi, sempre in bilico tra riscatto e degrado, è fondamentale perché rappresenta il motore di sviluppo sociale e di cittadinanza attiva e consapevole. In particolare per i più piccoli, poter accedere liberamente e gratuitamente alla lettura, vuol dire costruire tra i giovani conoscenza, pensiero critico e convivenza delle diversità”. Lo afferma la Deputata all’Assemblea Regionale Siciliana del Partito Democratico Ersilia Saverino.

“A Catania molti centri culturali e biblioteche comunali, uno dopo l’altro, sono inesorabilmente chiusi entrando in un triste disuso. Un limbo che penalizza migliaia di famiglie catanesi. Un andazzo, cominciato circa 7 anni fa, con il pensionamento del personale comunale (e mai rimpiazzato) o con il suo spostamento ad altre mansioni all’interno dei sei municipi etnei – dice – Uno su tutti è l’ex cinema “Concordia” di via Stella Polare dedicato alla memoria di Alberto Sordi. Un luogo che, fino a poco tempo fa, era aperto a chiunque avesse voluto dare sfogo, in modo costruttivo, alla propria creatività. Un esempio di come si potesse fare cultura e intraprendere tante iniziative sociali in territori come San Cristoforo, Gli Angeli Custodi o il Tondicello della Plaia. Oggi i cancelli sono chiusi e l’edificio resta circondato da immobili abbandonati, discariche abusive e degrado. Stessa sorte è toccata anche alle strutture di via Galatioto, del Tondo Gioeni, di via Don Minzoni e di via Galermo. Centri culturali o biblioteche ancora pieni di libri che nessuno leggerà mai e che sono accatastati sugli scaffati a prendere polvere. È fondamentale accendere i riflettori su questi plessi e cominciare a metterli al centro di un progetto dove le periferie, da spettatrici, diventino gli attori centrali di questa rivoluzione sociale. Per fare questo occorre stipulare convenzioni con associazioni, parrocchie ed enti no profit che possano ridargli nuova vita e restituirli alla città”.


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