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Caos rifiuti a Catania: per Cgil “necessario uscire dalla logica delle emergenze. Le istituzioni guardino a soluzioni prive di vecchi schemi”

Parla chiaro la Cgil di Catania, che per bocca del segretario generale Carmelo De Caudo e del segretario confederale Giuseppe D’Aquila, chiede al Comune di Catania di guardare al problema rifiuti in un’ ottica nuova

L’emergenza rifiuti in corso a Catania inchioda la città in una condizione di rischio sanitario e va affrontata immediatamente  e con i pochi mezzi a disposizione. È necessario però uscire dalla logica delle emergenze eccezionali con soluzioni strutturali e risolutive”. Catania sembra essersi abituata ai cassonetti traboccanti, ai liquami e ai cattivi odori. Tutto questo è uno sfregio alla città non accettabile e va addebitato all’incapacità delle istituzioni locali vitteme di un immobilismo ormai consolidato.

Parla chiaro la Cgil di Catania, che per bocca del segretario generale Carmelo De Caudo e del segretario confederale Giuseppe D’Aquila, chiede al Comune di Catania “di guardare al problema rifiuti in un’ ottica  finalmente libera dai vecchi schemi. Da oltre 20 anni non riusciamo ad affrontare il tema vero del riutilizzo ed il riciclo dei rifiuti, e nonostante i cambi di governo alla Regione siciliana, nessun amministratore regionale ha veramente fatto la differenza su un tema di tale complessità – continuano De Caudo e D’Aquila -. Il Comune di Catania ha sempre praticato la via della gestione ordinaria che non consente di superare le emergenze, da noi da sempre denunciate.

Catania ha già troppi squilibri economici e sociali, aggiungere anche quelli ambientali e di pubblica igiene sarebbe davvero troppo e l’emergenza sanitaria è già alle porte. La Cgil di Catania chiede dunque un confronto urgente e concreto – concludono i due segretari – affinché tutte le forze sociali possano fare la loro parte per risolvere la crisi in atto”.


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