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Caso Pubbliservizi, dopo la proroga la Filcams ora guarda al nuovo confronto con la Città Metropolitana

In questo modo viene di fatto guadagnato più tempo per l'attivazione dell'azienda autonoma speciale che sostituirebbe la Pubbliservizi nello svolgimento di tutti i lavori fin qui svolti

Si è chiusa ieri la procedura di licenziamento collettiva aperta dalla Pubbliservizi in liquidazione giudiziale che coinvolgeva 333 lavoratori.
Il giudice del Tribunale fallimentare ha accordato la proroga dell’esercizio provvisorio fino al 15 maggio 2023 attraverso la presentazione, da parte della Città metropolitana, di delibere ed impegni di spesa per garantire i servizi pubblici essenziali. In questo modo viene di fatto guadagnato più tempo per l’attivazione dell’azienda autonoma speciale che sostituirebbe la Pubbliservizi nello svolgimento di tutti i lavori fin qui svolti.
Dichiarano Davide Foti, segretario generale della Filcams Cgil di Catania-Caltagirone, e Giuseppe Grillo, funzionario e responsabile delle partecipate della Filcams Cgil Catania- Caltagirone: “La notizia della proroga ci rasserena ma sappiamo che da oggi ci spetterà un lavoro ancora più complicato e difficile dal punto di vista della garanzia occupazionale. Si apre uno scenario di concertazione con la Città Metropolitana di Catania rispetto alle modifiche dello statuto della nuova società speciale e di strumenti legali utili al passaggio dei 333 lavoratori verso questa nuova realtà aziendale. Il tribunale, nel rispetto delle norme e delle leggi, riaprirà la procedura il 6 aprile ma sino a quella data poniamo la speranza di ottenere un nuovo e più dettagliato statuto, un protocollo sindacale di garanzia occupazionale per tutte le lavoratrici e lavoratori. Già  per martedì prossimo incontreremo la Città metropolitana per iniziare questa difficile discussione sapendo che è arrivato il momento della responsabilità sociale e umana. Solo attingendo a quest’ultima potremo far partire questo nuovo progetto nella giusta e sana maniera”.


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