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Catania, all’improvviso Abramo Emiliano: “onorato, ma non mi candido più”

Passo indietro del nome che doveva essere di sintesi per il campo progressista. Tutto da rifare nel centrosinitra: c'è l'ombra di Bianco?

E’ tutto da rifare per il fronte progressista e la notizia appena arrivata nelle redazioni catanesi è di quelle che sicuramente farà parlare: Emiliano Abramo non si candida più a sindaco di Catania. Motivi personali e familiari: un passo indietro che arriva dopo il passo in avanti della scorsa settimana, quando sul nome del presidente della Fondazione Sant’Egidio era stata chiusa l’alleanza del fronte progressista.

Lunga la nota con cui Abramo spiega i motivi del passo indietro. “Ringrazio – scrive – il fronte progressista per aver indicato la mia persona come candidato a sindaco di Catania e, soprattutto, per aver realizzato un percorso unitivo che è diventata una proposta di governo della città Catania, a mio sentire, sta vivendo un periodo di rinnovamento grazie al lavoro di alcune istituzioni che ben funzionano come la Procura della Repubblica guidata da Zuccaro o l’Università di Catania che, all’apertura dell’anno accademico, ha messo in mostra le solide basi sulle quali poggiano le ambizioni di un futuro non troppo lontano che ci vedrà competitivi con le esperienze più virtuose. Catania è una città che vede una generazione di giovani appassionati nel portare avanti le loro battaglie come, ad esempio, quella ambientale. Così come sempre ricco è il mondo dell’associazionismo e del volontariato che vive molto anche nelle periferie della città. Infine, mi piace sottolineare il richiamo alla questione morale e il lavoro che monsignor Renna svolge con impegno sin dal suo insediamento spingendo la città verso l’unità per meglio affrontare i problemi, guardando alle periferie e alla formazione dei giovani. In questo quadro positivo la politica è chiamata a un salto di qualità, a far prevalere le sue qualità di apertura, di convergenza, di progettualità diffusa. Sono cresciuto dentro questo modo di pensare e praticare l’impegno sociale e ho sempre guardato alla politica con questo criterio guida. Il lavoro svolto dalla coalizione e dai tavoli mi sembra andare in questa direzione, anche se ancora qualche altro passo va compiuto”.

“In questo quadro – conclude – se pur onorato dalla proposta ricevuta, mi duole comunicare la rinuncia alla candidatura a sindaco spinto da motivi personali e familiari. Assicuro comunque con fermezza la volontà di dare il mio contributo continuando l’impegno nella virtuosa esperienza della Comunità di Sant’Egidio, nel cda dell’ateneo e nei diversi ambiti che mi vedono coinvolto. Ringrazio particolarmente, per la fiducia mostratami, il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo, l’onorevole Nuccio Di Paola del Movimento 5 Stelle e il segretario provinciale di Sinistra Italiana Pierpaolo Montalto. Esprimo sincera gratitudine anche alle forze civiche e ai sindacati che hanno animato i tavoli tematici e alle tante persone che in questi giorni mi hanno raggiunto con messaggi di stima e di affetto. Continuando a sostenere il lavoro di queste forze della coalizione in città, auspico un clima sereno in campagna elettorale dove al centro ritorni il bene della collettività e l’ascolto reale che le tante esperienze virtuose, in vari modi, chiedono in questi giorni che ci separano dal voto come un appello accorato, consapevoli che ci giochiamo il presente in una città alla quale in tanti hanno provato a rubare il futuro”.


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