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Catania, ambulanze private senza assicurazione e con bombole d’ossigeno scadute

Le risultanze dell’attività ispettiva avviata dai Carabinieri hanno evidenziato, di massima, l’impiego di mezzi di trasporto non conformi sotto il punto di vista autorizzativo e documentale

I Carabinieri del NAS di Catania, nell’ambito di controlli nel settore della sicurezza sanitaria, hanno eseguito ispezioni ai mezzi privati di trasporto e soccorso sanitario.

I controlli, incentrati prevalentemente nei confronti di autoambulanze riconducibili ad associazioni private operanti attraverso l’impiego di personale in regime di volontariato e che si rendono disponibili anche per il trasporto di infermi per fini di lucro, sono stati focalizzati prevalentemente nelle aree adiacenti i presidi ospedalieri e gli ambulatori e poliambulatori pubblici e privati di Catania.

Le risultanze dell’attività ispettiva avviata dai Carabinieri hanno evidenziato, di massima, l’impiego di mezzi di trasporto non conformi sotto il punto di vista autorizzativo e documentale. Si cita, ad esempio, quanto accertato nel corso di una verifica nei confronti di un’autoambulanza privata che aveva appena accompagnato un paziente presso un ambulatorio pubblico, ove è stata contestata la mancata omologazione del mezzo per il trasporto di persone con conducente a noleggio. E’ stato disposto pertanto il fermo amministrativo del veicolo, con ritiro della carta di circolazione.

Negli altri casi invece è stato contestato il mancato possesso del prescritto Documento di Valutazione dei Rischi, reso obbligatorio dalla vigente normativa sulla sicurezza e igiene dei luoghi di lavoro poiché, anche per tali contesti apparentemente atipici, è prevista l’attuazione di misure preventive/protettive nei confronti dei lavoratori.

In un caso è stata scoperta, tra le attrezzature e dispositivi medici di equipaggiamento, la presenza di bombole di ossigeno scadute di validità. Ne è stato disposto pertanto il sequestro immediato poiché il loro contenuto, classificato come specialità medicinale, potrebbe essere dannoso o inefficace in caso di somministrazione ai pazienti. Tale circostanza ha conseguentemente provocato l’emanazione di un provvedimento immediato di sospensione dell’autorizzazione sanitaria del mezzo di soccorso


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