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Catania approva il documento unico di programmazione 2024-2026

Il Dup è composto da due volumi

Il Consiglio comunale ha approvato nella seduta di ieri sera, con 26 consiglieri favorevoli e quattro contrari, il documento unico di programmazione 2024-2026, presupposto fondamentale e imprescindibile per l’approvazione del bilancio 2024-2026.

L’atto risponde al nuovo ordinamento contabile, che rafforza il ruolo della programmazione, e fa riferimento in particolare al testo unico degli enti locali (decreto legislativo 267/2000) e al decreto legislativo 118/2011 “disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi” così come modificato e integrato dal decreto legislativo 126/2024.

Il Dup è composto da due volumi. Il primo presenta la sezione strategica (analisi del contesto esterno ed interno all’ente; linee programmatiche), che sviluppa e concretizza appunto le linee programmatiche di mandato e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’amministrazione con un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo.

Il secondo volume presenta la sezione operativa, che costituisce lo strumento a supporto del processo definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici, fissati in un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del bilancio di previsione.

Si articola in due sottosezioni. La parte prima (missioni e programmi), nella quale vengono declinati in programmi gli obiettivi strategici. La parte seconda, comprendente i documenti di programmazione dell’ente, e nello specifico:
– il programma triennale opere pubbliche;
– la programmazione delle risorse finanziarie da destinare al fabbisogno di personale a livello triennale e annuale entro i limiti di spesa e della capacità assunzionale dell’ente in base alla normativa vigente;
– il piano delle alienazioni e valorizzazione del patrimonio immobiliare;
– la verifica della quantità e qualità di aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie con Determinazione del prezzo di cessione;
– il programma triennale di acquisti di beni e servizi
Il dup è stato approvato insieme con 16 emendamenti fatti propri dall’Amministrazione e con l’immediata esecutività.

“E’ doveroso riconoscere il duro lavoro che il sindaco Trantino sta svolgendo nonostante le difficoltà che sta riscontrando a causa della situazione finanziaria e normativa, ma nello stesso tempo è necessaria una maggiore sinergia con il Consiglio. In assenza di questo cambio di passo sarà inevitabile adottare decisioni politiche importanti e, ove occorra, radicali. La dignità e il rispetto per il ruolo che assolviamo lo impongono in maniera assolutamente necessitata”. E’ quanto dichiarato dalla consigliera comunale del Mpa, Serena Spoto, durante l’ultimo consiglio in cui è stato votato e approvato il DUP. Un intervento in cui l’esponente autonomista ha rimarcato, ancora una volta, quale sia, o quale dovrebbe essere, il ruolo del consiglio comunale.

“L’approvazione del bilancio – prosegue la Spoto – è il momento in cui emerge, con la massima forza, quel potere di indirizzo politico che il testo unico degli enti locali attribuisce al consiglio comunale. Determina in concreto la possibilità di perseguire quegli obiettivi che la Giunta si è prefissata e che hanno trovato consenso e adesione da parte dei cittadini nelle passate elezioni. Purtroppo bisogna necessariamente sottolineare che il termine di 20 giorni assegnato per l’esame e l’approvazione sia del bilancio che del DUP è eccessivamente ristretto. Inevitabile chiedersi, in questo senso, come sia possibile che una scadenza originariamente prevista per il 31 dicembre e poi, successivamente prorogata sino al 15 marzo, non sia stata rispettata”.

Altro capitolo menzionato da Serena Spoto nel suo intervento è quello relativo alle decisioni prese che ha definito “sostanzialmente ingessate”, se è vero che “buona parte degli stanziamenti sono di fatto vincolati”. Senza dimenticare la “necessità di rispettare una determinata tempistica al fine di procedere alle programmate stabilizzazioni del personale precario”.

Serena Spoto parla di una “mortificazione del Consiglio Comunale e di un sostanziale svuotamento dei poteri ad esso attribuiti dalla legge”.

“Sembra quasi – ha detto la consigliera Mpa – che il possibile apporto del Consiglio e dei singoli consiglieri alla vita amministrativa del Comune venga visto con un malcelato fastidio e quando un Consigliere cerca di dare il proprio contributo, tramite la proposizione di emendamenti, di interrogazioni o di motivazioni viene visto con sospetto e con dissimulato malanimo”.


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