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Catania, Birriaco (Confindustria): “Catania polo investimenti Mediterraneo”

Ecco i principali settori nei quali si svilupperanno una decina di nuovi investimenti che ricadono nella Zona economica speciale della Sicilia orientale

Dalla logistica all’economia circolare, dalla microelettronica alla farmaceutica. Ecco i principali settori nei quali si svilupperanno una decina di nuovi investimenti che ricadono nella Zona economica speciale della Sicilia orientale. Un’area da 3600 ettari che comprende la zona industriale di Pantano D’Arci, il porto e l’aeroporto,  oltre ad altri poli produttivi della provincia etnea.  Un dato emerso oggi nel corso dell’incontro svoltosi nella sede di Confindustria Catania per approfondire le opportunità di investimento rivolte alle imprese.

“La Zes può  trasformare la nostra area in un polo d’attrazione per tutto il Mediterraneo – ha spiegato il presidente di Confindustria Catania, Antonello Biriaco -.  Tasselli fondamentali sono le agevolazioni fiscali ma soprattutto la semplificazione burocratica,  aspetto questo che da sempre rappresenta il nodo dolente dei processi di sviluppo.  C’è grande fermento e interesse da parte di molti investitori.  Ma oggi occorrono maggiori certezze sulla durata delle agevolazioni affinché gli imprenditori possano investire nella Zes avendo un orizzonte temporale certo”. “

Dallo scorso giugno –  ha affermato il commissario straordinario della Zes della Sicilia orientale, Alessandro Di Graziano –  con l’operatività dello sportello unico digitale,  la Zes è ufficialmente partita,  ed ad oggi,  in sinergia con gli enti locali,  sono stati autorizzati una decina di investimenti gran parte nella zona industriale di Catania -. L’attrattività di tale area, confermata dalle numerose richieste che pervengono presso la struttura commissariale, è certamente connessa alla vicinanza con le principali infrastrutture strategiche del territorio. Serve però dare in tempi certi visione e programmazione in termini di mobilità pubblica, decoro urbano, sicurezza e resilienza, tutti aspetti che possono essere risolti solo se ognuno farà la propria parte, la Zes è pronta a fare la sua”.


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