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Catania, congresso Mpa. Lombardo chiude i lavori: “mi candido a sindaco solo se…”

Il leader Mpa chiude i lavori e parla praticamente di tutto: accordi politici, alleanze e prospettive future

Presente, futuro, intenzioni, accordi di maggioranza e prime uscite in vista della amministrative. A Catania il Mpa celebra il suo congresso e i fari sono puntati sulle dichiarazioni del leader Raffaele Lombardo che ha chiuso i lavori.

“Amo Catania, è la mia città, ci vivo da una sessantina di anni, ci sono nati i miei figli e i miei due nipotini. Sentendo già nipotini, questa parola confligge con l’impegno diretto di venti ore al giorno come quello che ho speso quando ero vice sindaco con Umberto Scapagnini”. Lo ha detto il leader del Mpa, Raffaele Lombardo, a Catania, parlando con i giornalisti a margine di una manifestazione del suo movimento. “Ciò non toglie – aggiunge– che faccio la mia parte e se devo candidarmi sono pronto a farlo, ma da consigliere di quartiere per un progetto o per una visione della città. E’ bene che via sia invece un giovane vigoroso e forte come candidato sindaco”.

Sull’endorsement Salvini-Sudano, invece, ha detto che “E’ una cosa che non mi spiego, che è fuori dalla logica politica. Quest’ultima, la logica politica, vuole che si concordi tra partiti della coalizione”.

Cosa succederà in coalizione? Presto detto-..

“Il nostro esponente e sindaco di Adrano, Fabio Mancuso – ricorda Lombardo – giovedì scorso ha partecipato ad un incontro per cominciare a parlare di candidati sindaci del centrodestra su Catania ed altre città. Ci si è aggiornati ma poi, l’indomani, esce la candidatura di un partito. Ma siamo sicuri che è un partito, che è quello della Lega? – si chiede Lombardo –  Io esprimo una valutazione diversa. Penso che la settimana entrante bisognerà vedere”. Lombardo auspica che non avvenga una deflagrazione nella coalizione: “mi auguro sinceramente di no, o il resto del centrodestra si aggrega e a questo punto sarebbe opportuno che qualche candidatura venuta fuori prima del tempo si ritirasse”.

Infine ecco l’unica situazione possibile per vederlo candidato per Palazzo degli Elefanti.

Se dovessimo andare da soli, allora mi candiderei a sindaco di Catania. No al metodo delle compensazioni, ovvero le spartizioni delle città. Scommettiamoci tutti, la politica è stata ed è generosità. Non mi tiro indietro, non tiratevi indietro neppure voi”. Lo ha detto. durante il congresso dell’Mpa a Catania. rivolgendosi ai simpatizzanti del movimento, ribadendo che la soluzione migliore sarebbe quella di una scelta condivisa con tutta la coalizione: “in quel caso la mia candidatura non avrebbe senso, meglio un giovane e noi di nomi ne abbiamo tanti…”.


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