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Catania, Fabio Troiano il 5 aprile al Metropolitan di Catania

Il talentuoso e versatile Attore di teatro, cinema e tv, abile nell’attraversare con analogo successo testi comici e intimisti, il famosissimo Manolo del film d’esordio di Checco Zalone, calcherà il palco del Teatro Metropolitan di Catania per una funambolica prova d’attore

La In Movie Fest International presenta il nuovo spettacolo teatrale di Fabio Troiano, “Il Dio Bambino”, Mercoledì 5 Aprile 2023 ore 21:00 presso il Teatro Metropolitan di Catania.

Fabio Troiano, talentuoso e versatile Attore di teatro, cinema e tv, abile nell’attraversare con analogo successo testi comici e intimisti, il famosissimo Manolo del film d’esordio di Checco Zalone, calcherà il palco del Teatro Metropolitan di Catania per una funambolica prova d’attore.

Lo spettacolo: Scritto nel 1993 da Giorgio Gaber e Sandro Luporini, il monologo “Il Dio Bambino” prosegue ed approfondisce, dopo “Parlami d’amore Mariù” e “Il Grigio”, il particolarissimo percorso teatrale del Gaber di quegli anni.

Esempio emblematico del suo “teatro di evocazione”, “Il Dio Bambino” racconta una normale storia d’amore, che si sviluppa nell’arco di alcuni anni, e offre agli autori, l’occasione di indagare sull’Uomo, per cercare di capire se ce l’ha fatta a diventare adulto, oppure è rimasto irrimediabilmente bambino: un bambino che si vanta della sua affascinante spontaneità, invece di vergognarsi di un’eterna fanciullezza. Un Uomo a confronto con una Donna, il migliore testimone per mettere in dubbio la sua consistenza, la sua presunta virilità.

Come d’abitudine, Gaber e Luporini conducono un’indagine lucidissima, mai autoassolutoria, spietata e affettuosa al contempo, che cerca di radiografare le differenze tra questi due esseri, così simili e così diversi, con la consapevolezza che se queste differenze si annullassero, la vita cesserebbe di esistere. Così tra le righe, affiora la speranza, il ponte verso un futuro meno imperfetto. Nel Dio Bambino, è la nascita di un
figlio, a far ritrovare al protagonista il senso del proprio agire, tra lampi di autoironia e umorismo.

A trent’anni di distanza, “Il Dio Bambino” rimane un testo di incredibile forza ed attualità, cinico ma commovente: un testo disturbante, nel suo stimolo a ripensare a noi stessi, ma di grandissima empatia.


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