In tendenza

Catania, gelosa dell’ex che si è rimesso con la moglie li accoltella: arrestata 37enne

La donna è accusata di porto abusivo di arma da taglio e di duplice tentato omicidio

Nei giorni scorsi, su delega di questa Procura distrettuale, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti della cittadina dominicana Ismaela Payano Pichardo (cl. 1985), in quanto gravemente indiziata, allo stato degli atti e in relazione alla fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, di porto abusivo di arma da taglio e di duplice tentato omicidio.

Le indagini coordinate dalla Procura etnea ed eseguite dalla Sezione III Reati contro la persona della Squadra Mobile della questura di Catania, hanno preso avvio il 31 luglio scorso, in seguito a una violenta aggressione avvenuta ai danni di una coppia di coniugi, connazionali dell’indagata, e hanno consentito di acquisire elementi che dimostrerebbero come la Payano Pichardo si sarebbe resa responsabile fatti delittuosi.

In particolare, si è accertato che l’aggressione sarebbe avvenuta mentre marito e moglie si trovavano nell’area di parcheggio di un locale di intrattenimento cittadino, per ragioni riconducibili alla gelosia maturata a cagione di una relazione intrattenuta fino allo scorso anno dall’indagata con l’uomo e che a essere colpita per prima, trafitta al torace con un coltello a serramanico, sarebbe stata la donna, venendo poi l’uomo pugnalato in secondo momento, lasciandogli, addirittura, l’arma infilzata – così come raccontato dalla vittima – “…nello stomaco”.

In esito agli immediati approfondimenti investigativi effettuati dalla Squadra Mobile, su direttive di questa Procura della Repubblica, si sarebbe quindi accertato che era stata proprio Ismaela Payano Pichardo, l’autrice dell’aggressione con un’arma bianca, compiuta con modalità tali da apparire inequivocabilmente finalizzata a cagionare la morte delle vittime, per il risentimento in lei scatenato dalla fine della sua relazione e dalla sopravvenuta riconciliazione tra i coniugi.

La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ha, quindi, consentito al Giudice per le Indagini Preliminari di emettere la misura cautelare custodiale nei confronti della donna che, rintracciata dalla Squadra Mobile nel pomeriggio di sabato 20 agosto scorso, è stata trasferita in carcere.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni