Catania, il Centrodestra a un bivio: nome unitario o ognuno per i fatti suoi? E’ la settimana decisiva

Sarà la settimana decisiva, quella appena iniziata, per trovare la quadra nel centrodestra catanese e tentare la sintesi sul nome unitario che dovrà reggere la candidatura a sindaco di Catania. Sino a ieri è stata una fase interlocutoria in cui si è registrato il ‘tutti contro tutti’. L’ultima stoccata è arrivata sabato sera dal congresso dell’Mpa con Raffaele Lombardo, legittimato adesso dalla sentenza di assoluzione divenuta definitiva, deciso a vestire la maglia del candidato sindaco se il centrodestra non dovesse esprimere un candidati unico e dunque con l’Mpa “costretto” a correre da solo. Lombardo è stato molto critico con la lega per la “fuga” in avanti di Valeria Sudano che ha già tappezzato Catania con i manifesti 6×3 che consegnano alla città il suo volto a candidato primo cittadino con l’endorsement del capitano matteo Salvini. Su questa posizione già sabato scorso era stata l’eurodeputata Annalisa Tardino a confermare la scelta.

Fratelli d’Italia è fermo al duplice nome da schierare in campo per la poltrona più alta di palazzo degli elefanti. Da un lato c’è l’ex assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, ieri presente in prima fila al congresso degli autonomisti; dall’altro l’ex assessore comunale allo Sport Sergio Parisi. La la partita è nelle mani della premier che avrà il compito di scegliere quale strada percorrere. Si registra pure la presa di posizione del neo commissario di Forza Italia Marcello Caruso che oggi pomeriggio raduna il partito con il governatore Renato Schifani e che avverte gli alleati: “Forza Italia rivendica la possibilità di stare insieme, ma non ci faremo tirare la giacchetta nè dall’uno, né dall’altro”. E anche la Nuova Dc di Totò Cuffaro minaccia di smarcarsi se non si arriva ad una candidatura unitaria, non escludendo l’appoggio all’ex sindaco di centrosinistra Enzo Bianco.