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Catania, inseguimento in zona Industriale finisce con due arresti

I due venivano sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, non appena dimessi dall’ospedale

Nel corso della notte dello scorso giorno 10 u.s. la Polizia di Stato ha arrestato due persone per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Personale delle Volanti, durante il servizio di controllo del territorio in viale Kennedy, notava una decina di motoveicoli di grossa cilindrata, tutti con due persone a bordo e senza casco, che a velocità elevata si dirigeva in direzione di un lido dove era prevista una “serata”.

Pertanto gli agenti, insospettiti, si recavano verso il lido ove erano dirette tutte le moto. Non appena gli operanti a bordo dell’autovettura di servizio giungevano dinanzi alla struttura balneare, i motociclisti si davano a precipitosa fuga, dividendosi in due gruppi; uno diretto in direzione del Faro Biscari e uno in opposta direzione, verso la Zona Industriale.

A quel punto, la Sala Operativa faceva convergere in zona altri equipaggi, di cui uno rimaneva dinanzi l’ingresso del lido da cui erano scappati i motociclisti, sospettando che potessero farvi ritorno. Infatti, dopo alcuni minuti, due moto di grossa cilindrata, con due persone a bordo, entrambe senza casco protettivo, vi sopraggiungevano ma, non appena notata la presenza della Polizia, acceleravano bruscamente e si davano a precipitosa fuga.

Iniziava, così, un inseguimento a sirene spiegate, con i due motoveicoli che andavano a velocità di oltre 170 Km/h su Viale Kennedy, zigzagando tra le autovetture di ignari cittadini che a causa delle folli manovre dei conducenti delle moto, si trovavano costretti ad effettuare manovre di emergenza.

Nonostante ciò, la Volante riusciva a mantenere a vista i due motoveicoli. Giunti in fondo al Viale Kennedy, in zona San Giuseppe alla Rena, i due motoveicoli si separavano: uno tornando sul viale Kennedy e l’altro imboccava la SS 114, direzione Zona Industriale. I poliziotti, a quel punto, decidevano di proseguire l’inseguimento di quest’ultima moto.

Il motociclista, dopo aver notato di essere sempre tallonato a distanza dalla Volante, usciva dalla rotatoria accelerando e impennando, mantenendo la velocità di marcia al di sopra dei 180 km/h. L’inseguimento proseguiva ad alta velocità lungo Stradale Primosole, poi su Via Passo Martino e infine su Via Angelo Aiello, dove i fuggitivi guadagnavano terreno, facendo momentaneamente perdere il contatto visivo diretto agli agenti che, però, si accorgevano immediatamente di fiamme all’interno della rotonda che immette sull’Asse dei Servizi, intuendo che, a causa della spropositata velocità, il conducente del motoveicolo ne avesse perso il controllo e vi fosse finito dentro.

Infatti, accorrendo sul posto, i poliziotti vedevano la moto avvolta dalle fiamme, che già stavano interessando le sterpaglie, e poco distante i due fuggitivi: uno evidentemente tramortito e l’altro privo di sensi. I due non erano in grado di muoversi, ma dal motoveicolo in fiamme si innescavano continue esplosioni e il fuoco si faceva sempre più vicino a loro.

Quindi, gli agenti, con non poche difficoltà e a rischio della propria incolumità, si adoperavano per trasportarli oltre il guardrail, lontano dal pericolo.

Dopo averli portati al sicuro, i due venivano identificati, e dopo aver ripreso conoscenza venivano sottoposti a perquisizione personale, all’esito della quale veniva rinvenuta la somma di 1.600 euro, suddivisa in banconote di vario taglio.

I due giovani risultavano annoverare diversi precedenti, anche in materia di stupefacenti. Dopo, i due venivano accompagnati al pronto soccorso per le cure del caso, viste le diverse lesioni riportate a causa dello schianto. Successivamente, gli operatori effettuavano una perquisizione locale presso
l’abitazione del giovane cui era stato ritrovato il denaro, rinvenendo e sequestrando una busta contenente circa 178 grammi di una sostanza erbacea, presumibilmente marijuana, una somma di 1.850 euro in banconote di diverso taglio, un bilancino di precisione e un foglio riportante varie somme, verosimilmente riconducibili allo spaccio di stupefacenti.

Tutto quanto rinvenuto, compreso la somma di denaro trovata addosso ad uno dei due giovani, veniva sequestrato. Dopo la stesura degli atti di rito, su disposizione del P.M. di turno, i due venivano sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, non appena dimessi dall’ospedale.


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