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Catania invasa dalla spazzatura, oltre mille tonnellate di rifiuti nelle strade

In municipio una task force è in attesa di novità: in mattinata si è tenuta una riunione straordinaria della giunta municipale con la partecipazione di tecnici e dirigenti comunali, a cui ha partecipato anche il presidente del consiglio comunale Giuseppe Castiglione

C’è una nuova emergenza rifiuti in Sicilia orientale, ed è strettamente collegata con il contigentamento della discarica di Lentini, la Sicula trasporti, che ha fissato il tetto del conferimento a 500 tonnellate al giorno. Oggi decine e decine di autocompattatori sono rimasti in fila, fuori dalla discarica: i primi arrivati sono riusciti a scaricare, ma alle 9.30 ha chiuso, poichè il tetto del conferimento rifiuti, ridotto a 500 tonnellate al giorno, era stato raggiunto. Catania è allo stremo, e si prepara al peggio in vista dell’arrivo di giornate di caldo vicine ai 40 gradi.

I mezzi, provenienti dalle province di Catania, Messina e Siracusa vengono lasciati in coda, carichi di rifiuti, riducendo così il parco auto a disposizione delle aziende che si occupano del servizio. L’immondizia nelle città si accumula, e nei prossimi giorni le temperature aumenteranno. La città di Catania si trova sull’orlo di una emergenza sanitaria. Drastico, è il giudizio primo cittadino, il sindaco facente funzioni, Roberto Bonaccorsi: “Qualora la situazione non dovesse evolvere positivamente entro poche ore con soluzioni certe e modalità eccezionali da parte della Regione, facendo riprendere la raccolta dei rifiuti per conferire nella discarica di Lentini o altrove, saremo a costretti ad adottare misure straordinarie per evitare che la situazione igienico sanitaria collassi ancora di più, con gravissimi rischi per la salute dei cittadini”.

In municipio una task force è in attesa di novità: in mattinata si è tenuta una riunione straordinaria della giunta municipale con la partecipazione di tecnici e dirigenti comunali, a cui ha partecipato anche il presidente del consiglio comunale Giuseppe Castiglione. Al termine Bonaccorsi ha ricordato “le continue sollecitazioni agli organi regionali competenti, avviate ancor prima che la situazione degenerasse, cinque giorni addietro, alla luce della comunicazione dei gestori della discarica di Lentini di una consistente riduzione del carico di rifiuti da ricevere, fino al blocco pressoché totale dell’impianto dove si registrano file chilometriche degli autocompattatori in attesa di conferire”.

Nel capoluogo etneo, spiegano le relazioni dei tecnici, vi sono oltre mille tonnellate di rifiuti riversate nelle strade, con crescente produzione di percolato sparso nei pressi delle micro discariche che si sono formate. A fronte di questa pesantissima situazione emergenziale, ai cittadini viene raccomandato di non bruciare assolutamente i rifiuti ed evitare di gettare altra spazzatura, almeno fino a quando non riprenderà la raccolta della spazzatura. Quest’ultima è ferma da ieri sera per il blocco della discarica a cui afferiscono oltre un centinaio di comuni della Sicilia Orientale, molti dei quali stanno subendo gravi ripercussioni per via della chiusura dell’impianto.

I comuni della Sicilia orientale – afferma il sindaco di Acireale Stefano Alì, commentando la bocciatura europea del piano rifiuti messo a punto dal governo regionale – si trovano oggi con le quantità di rifiuti indifferenziati accettate dalla piattaforma Sicula Trasporti, unica ad operare nei nostri territori, contingentate a valori minimi, assolutamente incompatibili con le quantità prodotte dai comuni anche virtuosi. Costringiamo i nostri cittadini a un costo della Tari spropositato e per nulla adeguato rispetto al servizio offerto. Continuando così come pensiamo di migliorare le percentuali di differenziazione? Come spieghiamo ai nostri concittadini che non abbiamo margini di intervento e che siamo i terminali di una problematica trascurata da altri?“.


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