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Catania, rapine, pestaggi e insulti razzisti: arrestati 2 minori

Hanno 16 e 17 anni e sono accusati di rapina aggravata, lesioni aggravate, minacce e porto d'armi o oggetti atti a offendere

Botte a un immigrato, insulti razzisti e raffica di rapine e violenze con l’uso di un manganello. Ragazzi terribili quelli arrestati su disposizione del gip del tribunale dei minorenni di Catania: hanno 16 e 17 anni e sono accusati di rapina aggravata, lesioni aggravate, minacce e porto d’armi o oggetti atti ad offendere.

I fatti contestati risalgono allo scorso 30 agosto: i due hanno picchiato a Grammichele, loro paese, un ragazzo di 23 anni del Burkina Faso. In piazza Carlo Maria Carafa, con la complicità di un maggiorenne, hanno pestato il malcapitato con calci e pugni, e gridato anche insulti a sfondo razziale e minacce di morte. In serata una nuova aggressione nei confronti di quel giovane che ha riportato un’emorragia cerebrale con una prognosi di 21 giorni, come diagnosticato dai medici dell’ospedale Gravina di Caltagirone.

I due minori, in seguito, assieme a un maggiorenne per il quale si è proceduto penalmente a parte, si sarebbero prima recati a Marina di Ragusa, dove, poco prima dell’una, avrebbero strappato una collana d’oro dal collo di un minore loro coetaneo, colpendolo con calci, pugni e con un manganello. La vittima avrebbe poi avvisato il padre che, messosi alle ricerche dei colpevoli e dopo averli individuati, avrebbe reclamato la restituzione della collana venendo però anche lui malmenato. Mezz’ora dopo altra rapina ai danni di due fratelli di 13 e 16 anni, avvicinati dagli arrestati, i quali avrebbero intimato loro la consegna dei cellulari e che, al loro rifiuto, li avrebbero minacciati con un coltello e colpiti alle gambe con un manganello, impadronendosi dei telefoni. A Scoglitti tre giovani hanno riferito a una pattuglia di carabinieri di Vittoria di essere stati poco prima aggrediti in via Messina da circa cinque giovani, due dei quali avrebbero strappato la collana d’oro ad uno di loro che, reagendo, sarebbe stato colpito con un manganello metallico al capo e minacciato. A inchiodare i due minorenni le immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza.


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