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Catania, riqualificazione di San Cristoforo: la proposta de “La città dei ragazzi”

Per Barbarossa occorre scegliere come priorità il recupero e la valorizzazione dell'Area di San Cristoforo, farlo con forza e determinazione, partendo dal dialogo con tutte le realtà che vi operano ogni giorno e per questo avanza la proposta all'amministrazione di convocare con urgenza un'Assemblea pubblica e di costituire un Comitato civico

La Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado di città e periferia, guidata dall’onorevole Alessandro Battilocchio, è stata ieri a Catania ed ha voluto ascoltare anche le esperienze sociali presenti nell’Area di San Cristoforo, fra cui la Città dei Ragazzi di via Gramignani.

Una scelta opportuna ed anzi doverosa – commenta Marco Barbarossa, Rappresentante Città dei Ragazzi di Catania -, per affermare come la grande area che si estende fa le vie Plebiscito, Acquicella, Concordia e Colombo, si è scoperta Periferia più che altre, a causa dell’incapacità di riproporre un modello culturale moderno, dopo aver perso l’identità operosa del passato, quale dei pescatori, degli artigiani, del piccolo commercio.

Tanti abitanti sono “fuggiti” verso zone più tranquille e al loro posto si sono insediate tante comunità straniere, ibridando ancor di più la cultura del territorio. Negli ultimi tempi, c’è stato anche un boom turistico, “ma assolutamente slegato da un progetto sociale, culturale, economico; mentre si sono ridotti enormemente i presìdi pubblici a sostegno delle persone e delle famiglie” prosegue Barbarossa.

Quando circa un anno fa abbiamo riaperto la Città dei Ragazzi di via Gramignani, ci siamo trovati come un mendicante nel deserto, e intorno a noi altre realtà “chiuse” come fortini in un territorio ostile. Ci siamo sbracciati le maniche per affermare che quel territorio, quella città nella città poteva e può ancora essere accogliente e il risultato delle centinaia di famiglie che si sono avvicinate alla nostra Opera dimostra che non ci eravamo sbagliati: serve proporre un nuovo modello culturale che sia aperto a tutte le originalità e che metta in rete le esperienze che lo vogliono: le Scuole, le Parrocchie, le Associazioni devono dialogare e far sentire insieme la loro presenza, recuperando anche gli spazi pubblici inutilizzati e con un forte sostegno istituzionale.” dice ancora Marco Barbarossa, rappresentante e ri-fondatore della Città dei Ragazzi, durante il suo intervento.

L’esponente della Città dei Ragazzi, poi, punta il dito anche contro l’amministrazione, parlando di incoerenza nelle scelte attuate. “Ad una presenza del Sindaco nelle occasioni importanti (dall’inaugurazione della Scuola calcio “Catania Sud” all’inaugurazione del Centro per l’Autismo Mario & Bruno De Luca), fa da contraltare l’ostracismo dell’Assessorato alle Politiche sociali, che non ha mai risposto ai nostri inviti ed, anzi, ha ostacolato le nostre proposte, in particolare proprio quella che sosteneva la candidatura di San Cristoforo come “periferia inclusiva”. Oppure l’idea di non valorizzare la “Biblioteca Alberto Sordi”, l’unico polmone culturale pubblico che c’è a San Cristoforo, riutilizzandolo per l’accoglienza delle persone senza dimora. Risuonano allora le parole del Sindaco Trantino, riprese dal suo comunicato ufficiale, in cui “ha esplicitato un ampio spettro di questioni cardine della città, dando conto di ogni singola attività finalizzata proprio alla “ricucitura” tra il centro e le periferie, più in generale le zone dove si registrano maggiori disagi sociali, non necessariamente solo nelle parti estreme del territorio urbano“.

Per Barbarossa occorre scegliere come priorità il recupero e la valorizzazione dell’Area di San Cristoforo, farlo con forza e determinazione, partendo dal dialogo con tutte le realtà che vi operano ogni giorno e per questo avanza la proposta all’amministrazione di convocare con urgenza un’Assemblea pubblica e di costituire un Comitato civico.


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