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Catania, sgombero senza tetto in piazza della Repubblica: sindacati, associazioni e politica contro la scelta dell’amministrazione

La Polizia municipale e la Dusty hanno sgomberato i portici di piazza della Repubblica a Catania dove dormivano una decina di persone senza fissa dimora

Ieri mattina la Polizia municipale e l’azienda Dusty, che ha in appalto il servizio di nettezza urbana, hanno sgomberato i portici di piazza della Repubblica a Catania dove dormivano una decina di persone senza fissa dimora.

L’azione ha avuto luogo senza alcun preavviso intorno alle 7 del mattino. Ogni bene delle persone senza fissa dimora è stato gettato nei camion dei rifiuti: tende, coperte, vestiti, generi alimentari, effetti personali. Solo l’intervento di alcuni attivisti e il buon senso di alcuni isolati funzionari ha impedito che anche le cose messe in salvo in altre zone della piazza venissero gettate“. Lo raccontano in una nota Auser Catania; Arbor, unità di strada; Arci Catania e I Siciliani giovani.

“L’azione di sgombero – si legge – è stata condotta alla presenza dell’assessore Andrea Barresi. È gravissimo e raccapricciante che le questioni che riguardano le persone senza fissa dimora vengano gestite dall’Assessore con delega ai rifiuti e alla polizia urbana. La vita delle persone che vivono un grave disagio abitativo, sociale e psicologico non possono essere trattate come rifiuti da rimuovere, come problema di ordine pubblico. Questa mattina la città ha assistito a un vero e proprio rastrellamento delle persone senza fissa dimora. Dov’erano i servizi sociali del Comune? Dov’erano i funzionari comunali che avrebbero dovuto offrire delle immediate soluzioni abitative? Dov’era l’assessore Lombardo, con delega ai servizi sociali? – prosegue la nota –. Per l’ennesima volta questa amministrazione sfugge dal fornire una vera soluzione: offrire assistenza alle persone che vivono in stato di bisogno. Per l’ennesima volta l’amministrazione comunale decide di non risolvere il problema ma solo di spostarlo in altre zone della città. È paradossale e incredibile che il Comune che ogni giorno si vanta dei milioni di euro che riesce ad attrarre tramite finanziamenti nazionali ed europei, non sia capace di dare risposte credibili a una decina di persone da anni senza fissa dimora. È grave che in questi anni l’amministrazione, nonostante le continue richieste delle associazioni, non sia stata nemmeno capace di fornire bagni, docce, lavatoi, dormitori pubblici capaci di dare un conforto a persone che vivono un gravissimo disagio sociale e psicologico. Chiediamo – si legge ancora – l’immediata sospensione di ogni azione di sgombero, l’avvio di un servizio di supporto sociale e psicologico per tutte le persone senza fissa dimora utile ad accompagnare verso soluzioni abitative adeguate e dignitose. Chiediamo le immediate dimissioni dell’assessore Barresi: i senza tetto non sono spazzatura da rimuovere. Chi ha immaginato e coordinato il rastrellamento di questa mattina non può essere ancora chiamato a rappresentare la città”.

“Abbiamo assistito inermi, ieri e per l’ennesima volta, allo sgombero di piazza della Repubblica perpetrato contro povera gente che non ha nulla, se non una coperta e pochi effetti personali. Questo sgombero è stato però più duro rispetto ai precedenti, perché l’amministrazione comunale ha agito con un impressionante dispiego di mezzi: sia la Polizia Municipale, sia l’impresa che svolge il servizio di raccolta dei rifiuti. Si è trattato di un incredibile uso della forza contro gli ultimi messo in atto dall’assessore all’Igiene urbana, che non dovrebbe affatto occuparsi di tematiche che riguardano i Servizi Sociali, in considerazione del fatto che in piazza della Repubblica c’erano “poveri” e non certo rifiuti“. Così, invece, Angelo Petralia, vicesegretario dell’Unione Provinciale di Catania del Partito Democratico.

Il drammatico tema della “ultimi”, acuito negli ultimi anni a causa della pandemia, non può essere trattato con gli sgomberi. Il decoro urbano non può calpestare il decoro sociale. Come Partito Democratico riteniamo che un’amministrazione comunale debba certamente affrontare le tematiche del decoro urbano per rendere una città pulita e confortevole e per assicurare ai residenti un contesto dignitoso e sicuro, ma ciò dovrà avvenire solo nel momento in cui, di concerto con chi si occupa degli ultimi, avrà trovato una soluzione dignitosa e sicura per le persone costrette a vivere in strada, loro malgrado. L’assessore all’Igiene urbana millanta “sistemazioni “ che non esistono, ma Catania è l’unico capoluogo di un’area metropolitana d’Italia che non ha un dormitorio pubblico. La verità è che questa amministrazione incapace passerà alla storia come l’amministrazione che ha mostrato i muscoli ai più deboli, perché non all’altezza di affrontare i problemi reali. Sui poveri della nostra città, l’amministrazione comunale, con i suoi Servizi sociali e con le associazioni che si occupano degli ultimi, trovi una soluzione dignitosa per chi non ha nulla e che da stanotte occupa con altre tende e altre coperte una zona diversa della città: il problema non si elimina con gli sgomberi, ma con l’integrazione e con la politica, quella che al Comune di Catania non si vede da diversi anni”.


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