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Catania, “ti dobbiamo parlare”, gli entrano dentro casa e lui scappa dal tetto: denunciati in tre

La vittima veniva trasportata presso l’Ospedale “Cannizzaro” di Catania dove si riscontrava una frattura con una prognosi di giorni 30, mentre, a seguito degli elementi di prova raccolti, veniva chiarita la dinamica dell’occorso e venivano identificati i tre responsabili che, dopo le formalità di rito, venivano deferiti alla competente Autorità Giudiziaria

Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano hanno denunciato in stato di libertà tre persone, uno di anni 22 e due di anni 21, già noti alle Forze dell’Ordine, in quanto resisi responsabili di lesioni e danneggiamento.

Nei giorni scorsi, due degli indagati si presentavano di sera presso l’abitazione della vittima, un uomo di anni 33, invitandolo in modo aggressivo a scendere in strada perché “dovevano parlargli”; l’uomo insospettitosi, rinviava l’incontro; poco dopo tutti e tre gli indagati si presentavano sul posto, ancora più aggressivi e con evidenti intenzioni ostili, giacché uno di loro brandiva un bastone.

Dopo aver minacciato la vittima dalla strada, i tre tentavano di raggiungerlo in casa sfondando il portone e facendo irruzione; al quel punto, la vittima terrorizzata, temendo seriamente per la propria in incolumità, fuggiva saltando dal tetto della propria abitazione a quello di una limitrofa e accusando, a seguito di tale disperato gesto, dolorose fitte a una gamba e al bacino .

Allertato dell’occorso, giungeva prontamente sul posto personale del Commissariato di Adrano, che, sinceratosi in merito alle condizioni della vittima, richiedeva l’intervento di personale 118 per le cure del caso, avviando nel contempo ogni attività d’indagine utile alla ricostruzione degli eventi e all’individuazione dei responsabili.

La vittima veniva trasportata presso l’Ospedale “Cannizzaro” di Catania dove si riscontrava una frattura con una prognosi di giorni 30, mentre, a seguito degli elementi di prova raccolti, veniva chiarita la dinamica dell’occorso e venivano identificati i tre responsabili che, dopo le formalità di rito, venivano deferiti alla competente Autorità Giudiziaria.


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