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Chiude il reparto di Cardiologia all’ospedale di Caltagirone

Chiusa dalla mezzanotte di ieri, per la gravissima penuria di medici, sempre più ridotti all’osso

A Caltagirone e nel Calatino è ‘vietato’ essere colpiti da infarto. Chiusa dalla mezzanotte di ieri, per la gravissima penuria di medici, sempre più ridotti all’osso (sono 4, e dovrebbero essere 22), la Cardiologia dell’ospedale “Gravina” di Caltagirone, nodo della Rete Ima (Infarto miocardico acuto) Bacino Catania-ragusa-Siracusa. Lo hanno comunicato i vertici dell’Asp di Catania. “Avevamo chiesto – spiegano in una nota, citata dal Comune di Caltagirone – a tre Aziende, nelle more della creazione di un Dipartimento interaziendale di Cardiologia e della finalizzazione di uno specifico progetto interaziendale, il differimento di tre assunzioni di medici cardiologi oggi al ‘Gravina’, ma vincitori di concorso nella suddette aziende. Avevamo chiesto inoltre ad un’altra Azienda la disponibilità alla condivisione di una specifica graduatoria esistente. Visto che le nostre richieste non sono state accolte nonostante sia stata specificata la gravità della situazione e considerato che si è verificata la malattia del direttore dell’Unità operativa in questione, alla luce delle note con cui la Direzione sanitaria del ‘Gravina’ ha rappresentato l’impossibilità di coprire i turni, si comunica che, a decorrere dalle ore 00,00 del giorno 6 dicembre, il Nodo in questione non sarà più operativo”.

“La chiusura della Cardiologia dell’ospedale di Caltagirone è inaccettabile – dichiara il sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo -. Sono sconcertato e amareggiato. Questo territorio non può più tollerare discriminazioni. In provincia di Catania esiste una sanità di serie A e una di serie B. Caltagirone e gli altri centri del comprensorio sono stati scientemente derubricati. Nel pomeriggio ho parlato a lungo con l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo, che ha assicurato per domani l’invio di cardiologi del Policlinico ai fini di una  riapertura del reparto. Attendo di vedere cosa accadrà. Siamo in presenza di tentativi che non risolvono strutturalmente il problema e che mettono a repentaglio il diritto alla salute dei cittadini del Calatino. Sono avvilito per l’assenza di solidarietà.  Serve subito – conclude Roccuzzo – che si attui il dipartimento interaziendale della Cardiologia e dell’emergenza a tutela dei cittadini, come da me chiesto e approvato all’unanimità da tutti i sindaci della provincia”.


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