Comitato Misericordie: 40 anni della Fraternita di Nicolosi e inaugurazione dell’automedica

Grande festa ieri a Nicolosi, per il Comitato delle Misericordie della provincia di Catania che ha vissuto un duplice evento. Il primo, quello legato ai festeggiamenti per i 40 anni della locale Fraternita, ha visto presiedere mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo emerito di Siracusa, la celebrazione eucaristica di ringraziamento all’interno della Chiesa Madre dello Spirito Santo. Tanti i volontari giallo-ciano intervenuti a festeggiare insieme questo importante momento, alla presenza anche del vicepresidente di Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia Ugo Bellini e del componente del consiglio dei Saggi Annalisa Schillaci. «Una tappa importante per la Misericordia di Nicolosi ma non un traguardo che ci permette di fermarci» ha commentato il Governatore Giuseppe Bonaventura. «I nostri obbiettivi sono ancora tanti e speriamo nei prossimi anni di poter continuare la nostra opera di volontariato a servizio delle persone».

A conclusione della santa messa, è stato lo stesso mons. Pappalardo a benedire un’automedica acquistata dal Comitato delle Misericordie della Provincia di Catania, finanziata dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. «Oggi abbiamo inaugurato un’auto che arricchisce il parco auto del Comitato provinciale delle Misericordie di Catania», ha detto il presidente Alfredo Distefano. «Il mezzo è stato acquistato grazie al contributo della Protezione Civile nazionale e sarà a disposizione di tutte le Misericordie in situazioni di emergenza sul territorio». Soddisfazione per i traguardi raggiunti anche da parte del vicepresidente di Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia Ugo Bellini. «Il Comitato provinciale ha inaugurato questo mezzo grazie ad un contributo da parte del Dipartimento Nazionale. Questo vuol dire che questo Comitato funziona bene. Inoltre, siamo a Nicolosi per festeggiare i 40 anni di attività ricordando come il movimento delle Misericordie nasce in Sicilia, proprio sul territorio catanese. Nicolosi è testimonianza di questo».