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Estorsione nella ristrutturazione della stazione marittima di Palermo, tra gli arrestati anche un catanese

Le indagini sono scattate dopo la denuncia dell'autorità di sistema portuale del mare della Sicilia Occidentale ai finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo

Avrebbero preteso soldi dalle ditte sub appaltatrici nei lavori di restyling della stazione marittima al porto di Palermo.

Con l’accusa di corruzione i finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza con la quale il gip del capoluogo, su richiesta della Procura diretta da Maurizio de Lucia, ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di due uomini, tra cui un catanese, originario di Giarre, che lavora per la ditta si è aggiudicata l’appalto per realizzare il nuovo cruise terminal per le navi da crociera, nonché il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie per un valore complessivo di 80 mila euro.

Le indagini sono scattate dopo la denuncia dell’autorità di sistema portuale del mare della Sicilia Occidentale ai finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, gruppo tutela spesa pubblica, dopo che erano stati segnalati ritardi nell’esecuzione e nella consegna del restyling della stazione marittima del porto di Palermo. Ritardi che erano stati attribuiti a conflitti tra la società aggiudicataria Socotramo e alcune ditte sub-appaltatrici, per alcuni pagamenti differiti o mancati per i lavori eseguiti.

(Ansa.it)


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