In tendenza

Etna: “Preallarme” per nuove eruzioni

La Protezione civile ha sollecitato "i sindaci dei Comuni sommitali" a far rispettare "le interdizioni delle aree interessate", a "mantenersi informati sull’evoluzione delle fenomenologie in corso"

L’Etna potrebbe vedere presto nuove eruzioni, dopo quella che tra il 13 e il 14 agosto ha portato alla chiusura, per la caduta di cenere lavica, dell’aeroporto di Catania: la Protezione civile siciliana ha diramato un avviso di “Preallarme”, elevando il livello di allerta da quello immediatamente precedente di “Attenzione”. La Protezione civile ha sollecitato “i sindaci dei Comuni sommitali” a far rispettare “le interdizioni delle aree interessate”, a “mantenersi informati sull’evoluzione delle fenomenologie in corso” e ad attivare le procedure relative ai piani di protezione civile e i Centri operativi comunali.

L’ampiezza media del tremore vulcanico rientra nell’intervallo dei valori medi. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha comunicato ieri pomeriggio che le reti di monitoraggio dell’Etna hanno registrato alle 18:19 (UTC) che nel corso delle ultime 24 ore l’ampiezza media del tremore vulcanico è stata caratterizzata da ampie oscillazioni dei suoi valori mantenendosi fino alle 13 UTC circa sempre nell’intervallo dei valori medi. Nelle ultime ore – ha spiegato l’Ingv, tali oscillazioni sono diventate ancora più ampie e in brevi momenti l’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto l’intervallo dei valori alti.

I vulcanologi spiegano poi che allo stato attuale l’ampiezza media rientra nell’intervallo dei valori medi. I centroidi delle sorgenti del tremore vulcanico nell’arco della giornata hanno interessato gran parte dell’area sommitale, spaziando tra il Cratere di Sud-Est e un’area ad est dei Crateri Centrali. Le profondità interessate ricoprono un ampio intervallo crostale, compreso tra 1700 e 2900 m sopra il livello del mare.

Riguardo all’attività infrasonica dalle 15 UTC di Ferragosto si registra una modesta sua ripresa, mostrando parimenti al tremore periodi più o meno intensi. Le sorgenti sono principalmente ubicate in corrispondenza del cratere Bocca Nuova. I segnali delle reti di deformazione non mostrano variazioni significative.

Le immagini delle telecamere di video-sorveglianza mostrano una attività di degassamento dai crateri Bocca Nuova e Cratere di Sud-Est. Il modello previsionale della dispersione dell’eventuale nube eruttiva indica una direzione sud-est.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni