In tendenza

Giarre, aree a verde in stato di abbandono. Barbagallo: “L’amministrazione proceda presto con l’affidamento ai privati”

Il presidente sottolinea l'urgenza di intervenire su aree particolarmente degradate, e un tempo maggiormente frequentate, come il Parco della frazione giarrese di Macchia e il Parco Jungo, affinché vengano rese nuovamente decorose

Rendere fruibili ed accoglienti le aree a verde cittadine per consentirne l’utilizzo alla collettività. Il presidente del Consiglio comunale di Giarre, Giovanni Barbagallo, sprona l’amministrazione Cantarella a dar seguito all’impegno assunto ormai più di un anno fa, attraverso l’atto di indirizzo votato all’unanimità dal Consiglio comunale, per recuperare e valorizzare parchi e ville comunali, attualmente in stato di abbandono.

“Insieme ai miei colleghi consiglieri – spiega Barbagallo – abbiamo votato all’unanimità un atto di indirizzo che sollecita l’amministrazione comunale a procedere con bandi ad evidenza pubblica per l’affidamento di questi spazi ai privati. Sappiamo che il comune non dispone delle risorse necessarie per mantenere pulite, efficienti e fruibili le aree verdi della città e crediamo fortemente nel potenziale degli investimenti privati per recuperare le opere esistenti e riconsegnarle alla collettività”.

Il presidente sottolinea l’urgenza di intervenire su aree particolarmente degradate, e un tempo maggiormente frequentate, come il Parco della frazione giarrese di Macchia e il Parco Jungo, affinché vengano rese nuovamente decorose. A testimonianza dello stato di abbandono, ieri il presidente del Consiglio è intervenuto proprio al Parco Jungo dove è stata segnalata una perdita copiosa di acqua dai servizi igienici chiusi ormai da diversi anni, constatando il degrado in cui versa l’area a verde.

“Questi luoghi appartengono alla comunità – prosegue il presidente del Consiglio – e devono essere valorizzati e tutelati. Il nostro obiettivo è rendere Giarre una città più vivibile, accogliente e verde”. Infine, Barbagallo lancia un accorato appello. “È trascorso un anno – sollecita – e adesso mi aspetto che si proceda senza ulteriori indugi nell’attuazione degli impegni assunti in Consiglio comunale. È tempo – conclude – di dare risposte concrete alla città”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni