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Giarre, interrogazione all’Ars sull’ospedale “Sant’Isidoro”. Davide Vasta (ScN): “Constatate gravi carenze e criticità”

"Dopo circa sei anni di chiusura, è stato finalmente riaperto il Pronto soccorso ma, nonostante la riapertura, non è mai stata coperta integralmente la pianta organica prevista"

Un’interrogazione per chiedere iniziative urgenti per superare le problematiche dell’ospedale ‘San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro’ di Giarre è stata presentata dai deputati di ‘Sud chiama Nord’ e ‘Sicilia Vera’. Primo firmatario è l’on. Davide Vasta, che nelle scorse settimane aveva compiuto una visita ispettiva presso il nosocomio, constatando gravi criticità. “Il presidio ospedaliero San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro, classificato come presidio ospedaliero di base – spiega Davide Vasta – costituisce un importante punto di riferimento sanitario per tutto il comprensorio ionico-etneo, che comprende diversi paesi montani, pedemontani e costieri, con un forte aumento di residenti durante il periodo estivo. Nel settembre 2021 – prosegue il deputato – dopo circa sei anni di chiusura, è stato finalmente riaperto il reparto di pronto soccorso ma, nonostante la riapertura, non è mai stata coperta integralmente la pianta organica prevista, limitando fortemente il numero e la qualità delle prestazioni sanitarie erogate dal nosocomio giarrese”.

Nell’ultimo anno di attività il pronto soccorso del presidio ospedaliero di Giarre ha avuto circa 18mila accessi e il pronto soccorso del “vicino” ospedale di Acireale risulta essere anch’esso sotto stress, con attese che spesso superano le dieci ore e con il reparto in sovraffollamento costante. “Le criticità – continua Davide Vasta – sono molteplici. Dal mancato allestimento di una Unità operativa semplice di Cardiologia alla carenza di posti letto, che si traduce nei pazienti costretti a sostare nei corridoi del pronto soccorso, sulla barella, in attesa di essere trasferiti presso altri presidi ospedalieri. Mancano svariate figure mediche in ogni reparto, in particolare risulta presente solo un anestesista, anziché gli otto previsti in pianta organica, circostanza che non risulta sufficiente a soddisfare il contestuale funzionamento di pronto soccorso e sala operatoria. Ma l’ospedale – conclude il deputato – risulta sprovvisto anche della figura di ecografista (pur avendo l’attrezzatura). Ne consegue che spesso si ricorre alla Tac anche quando non necessario”.

“Il diritto alla salute – afferma il coordinatore Danilo Lo Giudice – deve essere garantito in egual modo a tutti i cittadini della Regione Siciliana.  Il pronto soccorso del presidio ospedaliero di base di Giarre è punto di riferimento di un bacino di oltre 120.000 persone nel periodo invernale e di oltre 200mila nel periodo estivo. Alla luce di ciò chiediamo di sapere quali iniziative siano state adottate o quali si intendono adottare con urgenza al fine di superare le problematiche e le criticità che emergono in tutta la loro drammaticità al presidio ospedaliero San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro di Giarre”.


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