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“Il reparto prevenzione crimine di Catania non può essere chiuso”: l’allarme del sindacato di Polizia

Giuseppe Coco, segretario generale aggiunto del Sap, insieme con il segretario provinciale del Sap di Catania, Leonardo Macaluso, ha incontrato Enrico Trantino

Il reparto prevenzione crimine di Catania non può essere chiuso, in caso contrario, questo rappresenterebbe un passo indietro per la città dal punto di vista della sicurezza.

È l’appello di Giuseppe Coco, segretario generale aggiunto del Sap, che, insieme con il segretario provinciale del Sap di Catania, Leonardo Macaluso, ha incontrato Enrico Trantino, sindaco della città siciliana, proprio per lanciare l’allarme “rispetto al progetto, in gestazione al dipartimento e in seno all’atto ordinativo unico, per chiudere 5 dei 21 reparti prevenzione crimine presenti su tutto il territorio nazionale, tra cui, appunto, anche quello di Catania”.

“Abbiano chiesto l’intervento politico al sindaco – ha spiegato Coco – perché una città come Catania non può subire un arretramento in termini di sicurezza con la chiusura di un ufficio operativo specializzato nel controllo del territorio, come il reparto prevenzione crimine”.

Lo stesso appello, ha spiegato da parte sua Macaluso, verrà rivolto anche alla deputazione nazionale cittadina.

“Oltre a garantire i servizi su tutto il territorio della città metropolitana, compresi Acireale, Caltagirone e Adrano, il reparto – ha evidenziato Coco – viene impiegato in tutta la parte orientale dell’isola”.

Inoltre, il progetto del Dipartimento “prevede l’accorpamento al reparto prevenzione crimine di Palermo, che a quel punto dovrebbe gestire i servizi su tutto il territorio siciliano, che si contraddistingue per l’arretratezza della rete stradale, per cui i tempi di viaggio per raggiungere le province supererebbero l’orario di servizio”.

Coco ha ricordato poi che “secondo la previsione originaria, il reparto prevenzione crimine doveva avere un impiego omogeneo sull’intero territorio nazionale”, con l’obiettivo, tra l’altro, di “assicurare un migliore supporto specialistico alle competenti strutture territoriali della polizia in rilevanti azioni di carattere preventivo ed operazioni di polizia giudiziaria nell’azione di prevenzione generale e di presidio del territorio. Con la sua chiusura il territorio perde capacità di controllo e di presidio”.

Tra le finalità del reparto vi è anche quella di costituire “una task force di pronto impiego, cui fare ricorso in occasione di rilevanti operazioni di prevenzione per potenziare il dispositivo di controllo del territorio assicurando un più qualificato supporto specialistico alle strutture territoriali. Ricordiamo che qualche mese fa è stata portata avanti con successo un’operazione ad alto impatto nel quartiere San Berillo, ormai fuori controllo. Tale operazione, fatta anche con l’importante supporto del reparto prevenzione crimine, ha avuto la finalità di riportare un presidio di legalità”, ha concluso il segretario generale aggiunto del Sap.


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