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In stallo la situazione dei 200 lavoratori ex Auchan di Misterbianco. Rifondazione comunista: “intervenga il prefetto, sindacati assenti”

Nulla di fatto nell'incontro dell'8 luglio tra la delegazione dei lavoratori e un emissario della ditta Effepi srl che dichiara di non avere procura a trattare, quindi, alcun potere decisionale e di firma su qualsiasi argomento

Nulla di fatto nell’incontro dell’8 luglio tra la delegazione dei lavoratori e un emissario della ditta Effepi srl che dichiara di non avere procura a trattare, quindi, alcun potere decisionale e di firma su qualsiasi argomento.

“Come se il destino occupazionale di 200 lavoratori non fosse un tema più che pressante per dare responsabilmente una risposta da parte di un imprenditore. Ma si tratta di imprenditori o prenditori e basta? – si chiedono Mimmo Cosentino, Segretario provinciale di Catania, Nicola Candido, Segretario regionale della Sicilia del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea – Chi sono i veri proprietari dell’ex punto vendita Auchan, un ipermercato che fatturava un milione di euro al mese, che fine hanno fatto i soldi dell’azienda e, soprattutto, i soldi dei lavoratori? Denunciamo l’assordante silenzio delle segreterie confederali provinciali di Cgil-Cisl-Uil su una vertenza che tocca 200 posti di lavoro e le rispettive famiglie. Perché davanti all’azienda c’é solo il presidio della Uil? Dove sono le categorie nazionali del Commercio in questa vertenza? Chiediamo l’intervento autorevole del Prefetto di Catania, per la sensibilità mostrata su questi temi, per una convocazione in Prefettura delle parti sociali che costringa la proprietá di Effepi srl a dichiarare le intenzioni commerciali sul presente (crediti dei lavoratori) e sul futuro di un punto vendita”.


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