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Intel, la sede di Catania scartata dal nuovo insediamento. Mannino (Cgil Sicilia) e De Caudo (Cgil Catania): “Competenze volutamente dimenticate”

Per i due sindacalisti la responsabilità sarebbe anche addebitabile alle scelte del ministro Giorgetti che "anziché perseguire il bene comune e guardare ai territori con oggettività e distacco, ha preferito suggerire l’esito di un’importante operazione industriale che garantirà molti posti di lavoro"

“Purtroppo avevamo ragione: la sede di un nuovo impianto di Intel, per il quale era candidata Catania, sorgerà in Piemonte o in Veneto”. Lo dichiarano il segretario generale di Cgil Sicilia, Alfio Mannino, e il segretario generale della Camera del Lavoro di Catania, Carmelo De Caudo. Per i sindacalisti con questa decisione la competenza e l’esperienza industriale a STM “è stata volutamente dimenticata e dunque cancellata. L’attivismo di questi giorni del ministro leghista Giorgetti nella trattativa con Intel a favore di Mirafiori ha avuto il suo esito, che per il nostro territorio ha il sapore di una bocciatura politica”.

Mannino e De Caudo ricordano come già un anno fa avessero lanciato l’allarme, prevedendo quest’esclusione “proprio a seguito delle indicazioni di un ministro che anziché perseguire il bene comune e guardare ai territori con oggettività e distacco, ha preferito suggerire l’esito di un’importante operazione industriale che garantirà molti posti di lavoro. I lavoratori catanesi e i giovani esperti  del settore, ringraziano”.


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